Ostia, un campo di calcio dedicato a Pier Paolo Pasolini all’Idroscalo
Di Maria Grazia Stella il 04/11/2025
Nasce un tavolo tecnico permanente sul futuro dell’area
Ostia (Roma) – A cinquant’anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, l’Idroscalo di Ostia torna a essere un luogo di memoria, incontro e partecipazione.
In occasione dell’evento “PPP Podema – Idroscalo 2 novembre 1975 – 2 novembre 2025”, organizzato da ASD Ostia Calcio 1884 e Onlus Ali d’Acqua, con il sostegno di Roma Capitale e Zètema Progetto Cultura, la Comunità dell’Idroscalo ha ricreato simbolicamente un campo di calcio “vecchio stile”, con porte in legno e reti improvvisate, per ospitare un torneo dedicato ai bambini del quartiere.
La proposta: un campo permanente dedicato a Pasolini
Dall’iniziativa è nata la proposta di rendere il campo uno spazio permanente intitolato a Pier Paolo Pasolini, da destinare alla creazione di una scuola di calcio popolare e gratuita per i giovani dell’Idroscalo. Il progetto, che sarà curato dall’ASD Ostia Calcio 1884, è stato formalmente presentato al Comune di Roma dalla Comunità locale.
Gli Stati Generali dell’Idroscalo
Domenica mattina, presso la Biblioteca Elsa Morante al Porto Turistico di Ostia, si è tenuto il convegno “Gli Stati Generali dell’Idroscalo”, alla presenza dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio.
Nel corso dell’incontro è stato annunciato l’avvio di un tavolo tecnico permanente sul futuro dell’area, con l’obiettivo di definire in modo condiviso le strategie di riqualificazione urbanistica e sociale del borgo.
Tra le ipotesi, la creazione di un “borgo marinaro” capace di valorizzare le tradizioni locali, generare nuove opportunità di lavoro e promuovere un turismo sostenibile legato al mare di Roma.
Smeriglio: “L’Idroscalo ha bisogno di alleanze sociali e culturali”
Nel suo intervento, l’assessore Massimiliano Smeriglio ha espresso pieno sostegno al progetto e alla Comunità dell’Idroscalo:
“Sono venuto qui ad ascoltare. L’Idroscalo ha bisogno di alleati e di alleanze sociali, culturali e amministrative. Esiste una Comunità di abitanti che mi sta a cuore. L’Idroscalo non è una scenografia, ma un luogo vivo, abitato da persone: è un pezzo di storia di questa città. Cerchiamo insieme, in tavoli specifici e pubblici, cosa è concretamente possibile fare qui ed ora, da oggi al prossimo anno e a due anni. L’Idroscalo oggi non ha nemici nell’Amministrazione, ma occorre allargare la cerchia degli amici. Sulle vostre proposte io ci sono, noi ci siamo. Possiamo fare un buon lavoro e mi batterò per questo: per dare valore, dignità e consapevolezza a questa Comunità, accompagnandola in un percorso di miglioramento delle condizioni materiali di vita”.

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