Bracconaggio, “Operazione Recall”: 19 denunce e sequestri di armi e richiami illegali
Di Maria Grazia Stella il 18/12/2025
In tre mesi di controlli carabinieri forestali e guardie Lipu smantellano depositi, stroncano pratiche illegali e comminano sanzioni per oltre 4.700 euro
Ostia (Rm) – Si chiude con numeri significativi la decima edizione di “Operazione Recall”, la maxi-campagna antibracconaggio condotta tra ottobre e dicembre dai Carabinieri Forestali del Gruppo di Roma, in collaborazione con le guardie venatorie volontarie della Lipu. Una task force che, per tre mesi, ha monitorato le aree più esposte al fenomeno del bracconaggio legato alla migrazione autunnale di allodole e tordi, specie particolarmente vulnerabili durante il lungo viaggio che attraversa anche il Lazio.
Le aree monitorate e la tecnica dei richiami elettronici
Le pattuglie hanno concentrato i controlli nelle zone dove, storicamente, si registra un forte richiamo per i migratori. Qui, ogni anno, si ripete la stessa scena: l’uso illecito di richiami elettronici, strumenti che riproducono i versi degli uccelli e che, attirandoli a terra, ne facilitano l’abbattimento da parte dei bracconieri.
Una pratica non solo vietata dalle normative europee e nazionali, ma anche devastante per la biodiversità: gli uccelli, spesso debilitati dal viaggio, finiscono per essere catturati o per morire di sfinimento.
Il bilancio: 19 denunciati, sequestrati fucili, richiami e fauna abbattuta
L’operazione ha portato alla denuncia di 19 persone, di cui 18 per l’utilizzo di richiami elettronici, in violazione della Direttiva Uccelli e della Legge 157/92.
Tra i reati contestati anche abbattimento di specie protette, manipolazione di anelli per richiami vivi, porto abusivo di arma da fuoco.
I sequestri sono ingenti: 18 fucili con relativo munizionamento, 9 richiami elettronici illegali, 1 rete per uccellagione, 30 allodole vive utilizzate come richiami, fauna abbattuta illegalmente, tra cui 23 allodole, 17 tordi bottaccio, 2 piccioni e 5 merli.
Sanzioni per oltre 4.700 euro
Parallelamente sono state elevate 33 sanzioni amministrative, per un totale di oltre 4.700 euro, riguardanti omessa segnatura della giornata di caccia o dei capi abbattuti, violazioni sulla circolazione fuoristrada, eccesso di carniere, mancato rispetto delle distanze, mancata raccolta dei bossoli.
Lipu: “Risultati importanti, vigilanza imprescindibile”
Soddisfazione da parte della Lipu, che sottolinea l’efficacia della collaborazione. “Anche quest’anno la sinergia con il Gruppo Carabinieri Forestale di Roma ha portato a risultati importanti nella lotta al bracconaggio – dichiara Andrea Benvenuti, coordinatore regionale della vigilanza. – I numerosi reati contestati dimostrano che la guardia non va abbassata e che controlli capillari sono indispensabili per proteggere la fauna selvatica”.
L’Operazione Recall si conferma così uno dei più efficaci strumenti di contrasto al bracconaggio nel Centro Italia, una barriera essenziale per difendere le rotte migratorie e un patrimonio naturale che continua a essere minacciato.

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