Clinica per cittadini cinesi: interventi estetici complessi a migliaia di euro in un ambulatorio illegale
Di Maria Grazia Stella il 20/11/2025
Sequestrato un centro chirurgico clandestino pubblicizzato online su siti in lingua cinese e destinato esclusivamente a pazienti della stessa nazionalità
Roma – Una sala operatoria perfettamente allestita, un’équipe medica completa e un listino di interventi di chirurgia estetica da normale clinica privata. In realtà, dietro l’apparente professionalità si nascondeva un ambulatorio completamente abusivo, individuato dalla Polizia di Stato in viale Palmiro Togliatti e promosso sul web unicamente alla comunità cinese della Capitale.
Le indagini: tutto parte da un annuncio sospetto
L’inchiesta della Divisione Amministrativa della Questura di Roma ha preso avvio lo scorso giugno, quando gli investigatori hanno individuato online una pubblicità in lingua cinese che proponeva interventi invasivi come mastoplastiche additive, addominoplastiche e liposuzioni, con costi di diverse migliaia di euro e la possibilità di usufruire di un servizio di trasporto dedicato ai clienti.
L’offerta, anomala e formulata in modo poco trasparente, ha fatto scattare le verifiche.
Sopralluoghi e irregolarità: chirurgia in locali non autorizzati
Gli accertamenti successivi hanno evidenziato una lunga serie di violazioni. E’ stato infatti accertato che gli interventi venivano eseguiti in locali diversi da quelli autorizzati dalla Regione Lazio, mancavano inoltre le necessarie certificazioni igienico-sanitarie.
La società risultava abilitata solo a prestazioni di minima invasività, mentre all’interno venivano effettuati interventi di chirurgia maggiore, che richiedono anestesia totale, personale qualificato e protocolli di sicurezza stringenti.
Il divario tra quanto dichiarato e quanto realmente svolto all’interno del centro ha confermato la pericolosità della struttura.
Il blitz: clinica in piena attività e paziente in attesa dell’intervento
Una volta consolidato il quadro investigativo, gli agenti della Divisione Amministrativa, con il supporto della Polizia Scientifica, hanno fatto irruzione nel giorno in cui era programmato un nuovo intervento.
All’interno, la clinica è stata trovata già operativa con strumenti chirurgici disposti sul tavolo operatorio, apparecchiature per l’anestesia, bombole d’ossigeno e farmaci pronti all’uso, oltre all’équipe medica schierata per iniziare la procedura.
Nella sala d’attesa, una paziente cinese stava per sottoporsi a un intervento di addominoplastica, già pagato 6.500 euro.
La paziente irregolare e l’intervento dell’Ufficio Immigrazione
La donna è stata identificata e trovata irregolare sul territorio nazionale. E' stata quindi accompagnata all’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma per gli accertamenti relativi a una possibile espulsione.
Al termine degli approfondimenti, il Questore ha emesso nei suoi confronti un ordine di allontanamento dall’Italia.
Una clinica abusiva attiva da almeno sei mesi
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la struttura operava da almeno sei mesi, durante i quali avrebbe eseguito con regolarità interventi estetici complessi e ad alto rischio, senza alcuna autorizzazione e in condizioni potenzialmente dannose per la salute dei pazienti.
Sequestro e sviluppi giudiziari
L’intero ambulatorio, insieme a strumenti chirurgici, apparecchiature mediche e farmaci, è stato posto sotto sequestro dalla Polizia.
Il provvedimento è stato convalidato dall’Autorità giudiziaria.
Presunzione d’innocenza
Si ricorda che le circostanze descritte si collocano nella fase delle indagini preliminari. Gli indagati devono pertanto considerarsi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.

