Califano (Pd): “Area fragile e strategica, serve un intervento urgente contro rifiuti e inquinamento”

Ostia (Rm) – Alla foce del Tevere si accumulano detriti, plastica, rifiuti portati dalla corrente o frutto di scarichi illegali. Materiali che si depositano lungo le spiagge, alterano l’habitat naturale, peggiorano la qualità dell’acqua e mettono a rischio salute pubblica e turismo. Una criticità ormai cronica che, secondo molti, richiede un’azione straordinaria.

A sollevare il caso è Michela Califano, consigliera regionale del Partito Democratico, che annuncia un emendamento alla legge regionale di stabilità per istituire un fondo dedicato alla bonifica e alla riqualificazione dell’area costiera compresa tra Ostia e Fiumicino, proprio dove il Tevere incontra il mare

Califano: “Alla foce una situazione ambientale grave, servono risorse straordinarie”

“Per tutelare l’ambiente costiero e marino, la sicurezza dei cittadini e la fruizione delle spiagge, ho chiesto che venga riconosciuta la particolare criticità ambientale della zona alla foce del Tevere” spiega Califano.

“Qui – aggiunge – si accumulano rifiuti e inquinanti trasportati dal fiume, da fenomeni di marea e, purtroppo, da scarichi illegali. Una condizione che danneggia la biodiversità, la qualità delle acque e anche le attività turistiche e locali”.

Un emendamento per finanziare pulizie straordinarie e ripristino della balneabilità

L’emendamento presentato dalla consigliera mira a stanziare risorse aggiuntive da destinare al X Municipio di Roma Capitale e al Comune di Fiumicino per bonifiche straordinarie delle spiagge e dell’arenile, analisi e caratterizzazione dei materiali rimossi, progetti di riqualificazione ambientale e interventi per il ripristino della balneabilità nelle aree compromesse.

Un piano che punta non solo a un intervento immediato, ma alla costruzione di un modello stabile di tutela ambientale.

“Una delle aree naturali più sensibili del Lazio”

“Quella della foce del Tevere è una delle aree naturali più sensibili e rilevanti dal punto di vista ecologico e turistico – ricorda Califanoma l’accumulo di plastica, legname, rifiuti non biodegradabili e materiali trasportati dal fiume sta compromettendo gravemente l’ambiente marino e le spiagge”.

Una situazione che “minaccia la biodiversità, la salute pubblica e la qualità dell’ambiente costiero”.

L’obiettivo, ora, è che l’emendamento trovi spazio nella manovra regionale: un primo passo verso una gestione più efficace di un’area che rappresenta, allo stesso tempo, un patrimonio naturale e una sfida ambientale complessa.