Le ruspe sono entrate in azione questa mattina nell’ex lido confiscato alla criminalità organizzata e diventato ricovero di sbandati e senzatetto. Zevi: “Con la demolizione di ‘Aneme e core’ proseguiamo con fermezza sulla linea della legalità: tolleranza zero per gli abusi edilizi sul litorale romano’’

Ostia (Rm) – E’ stata avviata la demolizione dello stabilimento balneare ‘Aneme e Core’ di Ostia: al suo posto sorgerà la decima spiaggia libera attrezzata del litorale romano.
Le ruspe sono entrate in azione nella mattina di oggi, martedì 5 agosto, nell’ex lido confiscato alla criminalità organizzata e diventato ricovero di sbandati e senzatetto. A devastare ulteriormente la struttura anche degli incendi scoppiati nel corso degli ultimi anni.

Tobia Zevi: “Vogliamo restituire Ostia ai cittadini e ai turisti moltiplicando le spiagge libere attrezzate”

“Con la demolizione di ‘Aneme e core’ proseguiamo con fermezza sulla linea della legalità: tolleranza zero per gli abusi edilizi sul litorale romano”. Ha dichiarato l’assessore l'assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative Tobia Zevi che già domenica 27 luglio, insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, aveva visitato le spiagge libere attrezzate di Ostia, incontrando cittadini e ascoltando le loro osservazioni, anche le critiche, insieme ai ringraziamenti.

“Vogliamo restituire Ostia ai cittadini e ai turisti, moltiplicando le spiagge libere attrezzate, che rappresentano il modello di equilibrio tra accessibilità, qualità e rispetto delle regole. – ha sottolineato l’assessore Zevi: “Siamo ormai in dirittura d’arrivo con il Piano di Utilizzazione degli Arenili, che ci permetterà di abbattere il lungomuro, eliminare sempre più cemento e di valorizzare così il nostro mare. Dopo anni di proroghe e abusi sistemici, si chiude una stagione nonostante le lettere e ricorsi che riceviamo da parte di chi si ostina a non rimuovere gli abusi e a rallentare il percorso sommergendoci di carte. Ma i risultati che stiamo producendo, forse ancora poco visibili, lo saranno sempre di più con il tempo” conclude.

Mario Falconi: “Il recupero dell’ex stabilimento ‘Aneme e Core’ è un segnale potente: dove c’erano soprusi nascerà uno spazio per tutti”

"Siamo davanti a una trasformazione che affonda le radici nel rispetto della legalità e nella restituzione del bene pubblico alla cittadinanza. Il recupero dell’ex stabilimento ‘Aneme e Core’, confiscato alla criminalità organizzata e destinato a diventare una spiaggia pubblica accessibile, è un segnale potente: dove c’erano soprusi, nascerà uno spazio per tutti, vigilato e sicuro”. Aveva dichiarato a margine della visita del sindaco Gualtieri e dell’assessore Zevi il presidente del X Municipio di Roma Capitale. “Come Presidente continuerò a sostenere con forza questa visione condivisa, convinto che il mare deve essere fruibile da tutti i cittadini e che anche il nostro territorio, per troppi anni ignorato o sfruttato, contribuirà alla vera rinascita di Roma” aveva concluso il minisindaco.