Ostia, Gualtieri annuncia 500 milioni per il Litorale: è scontro con l’opposizione e le associazioni locali
Di Andrea Rapisarda il 29/07/2025
Il sindaco Gualtieri annuncia 500 milioni per Ostia, ma l’Opposizione e le associazioni locali attaccano: “Solo promesse elettorali, il territorio è al collasso”.
In un momento di forte difficoltà politica per l’Amministrazione capitolina nella gestione di Ostia e delle sue spiagge, pochi giorni fa il sindaco Roberto Gualtieri ha cercato di tirare fuori un “asso nella manica” per placare le polemiche e tentare di riconquistare la fiducia della cittadinanza lidense. Durante il Consiglio Straordinario sulle condizioni del litorale, tenutosi in Campidoglio lo scorso 25 luglio, il Sindaco ha annunciato investimenti per circa 500 milioni di euro destinati alla costa di Ostia.
La promessa da mezzo miliardo di euro: l'annuncio di Gualtieri in Campidoglio per Ostia
Una cifra record, che potrebbe servire a completare il tanto discusso “green waterfront” immaginato dal Partito Democratico, e che potrebbe vedere l’avvio dei lavori già nei prossimi mesi, a partire dal progetto del “Parco del Mare”. Tuttavia, queste promesse non convincono l’Opposizione in Campidoglio e nel X Municipio, né le associazioni del territorio, che da tempo criticano apertamente la gestione del sindaco Gualtieri.
Le critiche di Fratelli d'Italia: "Gualtieri vive fuori dalla realtà"
Il primo a commentare le dichiarazioni del Sindaco è Giuseppe Conforzi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel X Municipio. «Gualtieri, dopo il Consiglio Straordinario, è in fortissima difficoltà – afferma l’eletto – come testimonia la contestazione avvenuta a Ostia domenica pomeriggio davanti allo stabilimento Aneme e Core. Oggi promette cifre da record per il litorale, ma la realtà è ben diversa: l’Amministrazione è complice della situazione disastrosa delle spiagge libere, pericolose e in balìa di stabilimenti abbandonati e occupati. In molte aree mancano persino i servizi basilari, come i bagni, le docce funzionanti e le fontanelle. A tutto ciò si aggiunge la narrazione distorta che Gualtieri diffonde attraverso TikTok e i social, mostrando un’Ostia che non esiste e che tradisce la realtà quotidiana vissuta dai cittadini lidensi».
La Lega: "Dove li prende i soldi? Basta proclami a fine mandato"
Duro l’attacco della Lega municipale, affidato alle parole della capogruppo Monica Picca e del consigliere Alessandro Aguzzetti: «La prima domanda che rivolgiamo al Sindaco è semplice: dove pensa di reperire i 500 milioni promessi per il nostro territorio? – dichiarano – Perché, al di là delle belle parole, non è stato fornito alcun dettaglio concreto sul reperimento delle risorse. Se si arriva al penultimo anno di mandato per lanciare proclami di questo tipo, significa – se mai ce ne fosse ancora bisogno – che questa amministrazione è rimasta distante anni luce dalle reali esigenze del X Municipio, abbandonandolo al degrado. Il tempo delle passerelle è finito. E, giudicando dalle contestazioni pubbliche di ieri, anche la pazienza dei residenti sembra essere terminata. Gualtieri ha fallito. Per dignità, gli chiediamo di smetterla con le dichiarazioni inutili e di utilizzare l’anno e mezzo che gli resta per tentare, almeno in parte, di riparare al disastro amministrativo che ha lasciato».
Forza Italia: "Investimenti solo a ridosso delle elezioni"
Dal centrodestra lidense si leva anche la voce di Forza Italia, con il commento del segretario locale Renzo Pallotta: «Diamo pure per buone le promesse di Gualtieri (noi saremo lì a vigilare), ma perché per oltre tre anni questa amministrazione ha messo al tappeto il X Municipio e solo ora, a 22 mesi dalle elezioni, si ricorda di investire su Ostia? Non sarà che è iniziata la campagna elettorale? – si domanda l’ex vicepresidente del Municipio – Gli investimenti si programmano, non si subiscono. Non si aspetta che un territorio sia in ginocchio, che la gente sia esasperata e che scendano in piazza o si convochino consigli straordinari. Comunque, staremo con il fiato sul collo a Gualtieri fino all’ultimo minuto e sull’ultimo centesimo di quei 500 milioni, che sono certo Ostia non vedrà mai. L’appuntamento è a maggio 2027».

L'Associazione Ostia, Imprese e Professioni: "Disastro economico sul litorale"
Al coro dell’Opposizione si unisce anche il mondo associativo. L’associazione “Ostia, Imprese e Professioni” interviene per voce del presidente Giorgio Gastaldi: «Dopo quattro anni in cui il Campidoglio ha demolito il nostro territorio, il litorale lidense è stato economicamente raso al suolo – afferma –. Preoccupa pensare che, a un solo anno dalle elezioni, questa Amministrazione possa distruggere anche quel poco che è rimasto. La promessa del maxi investimento da parte di Gualtieri, se confrontata con le azioni politiche fin qui adottate verso il X Municipio, appare incoerente e poco credibile agli occhi di commercianti e cittadini. Dopo averlo sentito parlare in Campidoglio, ho pensato stesse leggendo un monologo comico di Cetto La Qualunque: ma come si fa a credere a queste promesse? Da imprenditore di Ostia, mi auguro che nessuno cada più nella trappola di questa amministrazione».
Il Comitato Promotore di Ostia Comune: "Roma non sa gestire il nostro territorio"
Anche il Comitato Promotore di Ostia Comune critica l’annuncio del Sindaco, per voce del presidente Cristiano de Cupis: «L’ennesimo proclamo di buone intenzioni arriva da un’Amministrazione distante 30 chilometri, con tempistiche che fanno pensare più a una proposta elettorale che a un reale programma di sviluppo per Ostia – afferma il portavoce del Comitato per l’autonomia del litorale –. Una buona amministrazione dovrebbe sapere che le mafie e la criminalità si combattono con l’inclusione sociale. Abbiamo bisogno di creare lavoro, facilitare l’accesso alla cultura per i giovani e rafforzare i servizi al cittadino. In questo senso, la chiusura di 13 stabilimenti e l’assenza di flussi turistici vanno nella direzione opposta. Il tessuto socioeconomico ostiense è sempre più povero, al punto da non attrarre neanche gli investimenti privati. Tutti guardano altrove, anche perché l’etichetta di territorio problematico è ormai cronica e difficile da cancellare. A prescindere dalle deleghe che viaggiano su e giù per 30 chilometri, Roma ha dimostrato nel tempo di non saper gestire Ostia. Abbiamo bisogno di strumenti, risorse e autonomia: il resto è solo fumo negli occhi della gente».
Ultima modifica il 29/07/2025
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