Fiumicino, addetto alle pulizie trova una borsa con 10mila euro e la consegna alla Polaria: “E' ciò che mi hanno insegnato”
Di Maria Grazia Stella il 13/12/2025
Protagonista del gesto di straordinaria onestà un 45enne originario del Senegal, da un anno impiegato nello scalo romano
Fiumicino (Rm) – Un ritrovamento che avrebbe potuto trasformarsi in una tentazione, ma che si è invece concluso con un gesto esemplare di onestà e integrità.
E’ la storia di Oumar Ndiaye, 45 anni, addetto alle pulizie all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, originario del Senegal e in Italia da vent’anni. L’uomo, da un anno dipendente della società di servizi di Bari La Lucente, ha trovato una borsa contenente 10mila euro in contanti e l’ha immediatamente consegnata alla Polizia di frontiera.
Il ritrovamento davanti allo scalo C
L’episodio si è verificato nelle prime ore del mattino, mentre Ndiaye stava svolgendo il suo turno. Durante una delle consuete operazioni di pulizia, nei pressi dello scalo C, ha notato una borsa appoggiata a terra, apparentemente dimenticata.
Avvicinandosi, si è accorto che al suo interno vi erano numerose banconote da 100 euro, per un totale di 10mila euro. Senza esitazione, ha coperto la borsa con un telo per evitare che altri potessero entrarne in possesso e ha avvisato la Polaria.
“Mai visto così tanti soldi, ma era giusto restituirli”
“Stavo pulendo vicino a una porta, erano circa le sette", racconta Ndiaye. "Ho visto la borsa, l’ho aperta e ho capito che c’erano tanti soldi. Non avevo mai visto una cifra così in vita mia. Ma non ci ho pensato un attimo: i miei genitori mi hanno insegnato che quando si trova qualcosa bisogna restituirla”.
Prima di recarsi dagli agenti, ha telefonato a sua moglie, anche lei dipendente dell’aeroporto: “Mi ha confermato che la cosa giusta da fare era avvertire subito la polizia”.
L’uomo ha poi indicato agli investigatori il punto esatto del ritrovamento e, dopo le formalità di rito, è tornato al lavoro come nulla fosse.
Un gesto che fa notizia
Nel giro di poche ore, la vicenda si è diffusa tra colleghi e personale aeroportuale. Decine di persone si sono avvicinate per stringergli la mano e complimentarsi.
“Mi hanno detto che ho fatto un bel gesto” racconta con modestia. “Io ho risposto che è ciò che mi hanno insegnato, ed era ciò che sentivo di dover fare. Sono contento del mio lavoro, con cui mantengo la mia famiglia”.
Il 45enne vive a Fiumicino con la moglie e i due figli.
La Polaria al lavoro per rintracciare il proprietario
La Polaria sta ora lavorando per rintracciare il legittimo proprietario della borsa. Intanto, il gesto di Oumar Ndiaye sta facendo il giro dello scalo romano come esempio di onestà semplice e autentica, in un luogo attraversato ogni giorno da migliaia di persone ma dove, a volte, il valore delle scelte individuali fa la differenza.
(Foto Facebook)

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