Ostia, scritte contro la premier sul muro di una scuola. Metalli (FdI): “Episodio grave, è odio politico”
Di Redazione il 14/12/2025
Le frasi “Meloni assassina” e “Free Gaza” apparse sull’Istituto Marco Polo. Chiesta la rimozione immediata
Ostia (Rm) – Nuovo caso di tensione politica sul litorale romano. Nella notte, sul muro esterno dell’Istituto scolastico Marco Polo di Ostia, sono comparse due scritte realizzate con vernice spray: “Meloni assassina” e “Free Gaza”. I messaggi, dal contenuto fortemente ostile, sono stati notati questa mattina, scatenando reazioni immediatamente in ambito politico.
A condannare l’episodio è Massimiliano Metalli, responsabile del Dipartimento Vigili del Fuoco di Fratelli d’Italia di Roma, che parla senza mezzi termini di “un atto di odio politico che non può essere derubricato a semplice vandalismo”.
Metalli (FdI): “Un attacco violento alla premier, non è semplice vandalismo”
“A Ostia si è consumato l’ennesimo, inquietante episodio di odio politico", dichiara Metalli. "Le scritte rivolte al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rappresentano un attacco diretto e violento. Non possono essere minimizzate né archiviate come bravate”.
Per il rappresentante di FdI, l’episodio assume un peso ancor maggiore considerando il luogo scelto: un edificio scolastico, luogo per definizione dedicato alla formazione e al rispetto reciproco.
“Un fatto gravissimo, clima avvelenato. La scritta va rimossa subito”
Metalli definisce l’episodio “gravissimo” e lo inserisce in quello che ritiene essere un clima di crescente radicalizzazione: “Conferma l’esistenza di un odio ideologico alimentato da una certa sinistra, incapace di prendere le distanze da chi usa violenza verbale e simbolica contro le istituzioni democratiche”.
Il dirigente di FdI chiede una rimozione immediata delle frasi: “Ogni ritardo sarebbe una forma di legittimazione. Le scuole devono restare spazi di educazione e confronto civile, non luoghi di propaganda o intimidazione politica”.
“Condanna unanime: atti così minano la democrazia”
Metalli, nel suo intervento, collega l’episodio anche al recente clima politico nazionale: “La presenza di Abu Mazen sul palco di Atreju dimostra quanto siano infondate molte accuse rivolte in questi anni al governo. Quando la sinistra strizza l’occhio ai violenti, il risultato è ciò che vediamo: insulti, vandalismi e un’aggressione alla democrazia stessa”.
Il rappresentante di FdI chiede dunque una presa di posizione netta: “Giorgia Meloni rappresenta milioni di italiani. In quanto Presidente del Consiglio, merita rispetto istituzionale. La condanna deve essere chiara, ferma e unanime, senza ambiguità né silenzi compiacenti”.

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