Acilia Sud-Dragona, ambientalisti e pendolari contro il parcheggio della stazione
Di Maria Grazia Stella il 11/09/2025
Le associazioni chiedono un tavolo di confronto con l’assessora Segnalini e il presidente Falconi
Acilia (Rm) – Preoccupazione e opposizione sul progetto del parcheggio “P2” a servizio della nuova stazione della Metromare Acilia Sud-Dragona. Le associazioni WWF Litorale Laziale, Legambiente Litorale Romano, Italia Nostra Roma e il Comitato pendolari Roma–Ostia hanno chiesto formalmente l’apertura di un tavolo di confronto con l’assessora ai Lavori Pubblici e Infrastrutture di Roma, Ornella Segnalini, e con il presidente del X Municipio, Mario Falconi.
Le criticità del progetto
“Pur riconoscendo l’attenzione delle istituzioni verso la tutela del verde, non possiamo ignorare le gravi criticità che il progetto presenta – sottolineano le associazioni –. Si tratta di aspetti che rischiano di produrre danni ambientali irreversibili e pesanti disagi per i cittadini”.
Tra i punti più contestati:
• Abbattimento degli alberi – Previsto l’espianto di circa 75 alberi di 45-55 anni che formano un boschetto maturo, difficile da sostituire con nuovi impianti.
• Disagi alla viabilità – I lavori, stimati tra i 18 e i 24 mesi, comporterebbero la chiusura di via Bepi Romagnoni, con forti ripercussioni sul traffico locale.
• Mobilità incompleta – L’assenza di un sovrappasso pedonale e ciclabile rende il parcheggio scollegato dal quartiere di Dragona e in contrasto con gli obiettivi di mobilità sostenibile dei PUMS di Roma Capitale e Città Metropolitana.
• Isola di calore – Un’area asfaltata da quasi 200 posti auto senza copertura arborea adeguata creerebbe un microclima insostenibile, mitigabile solo in decenni con la crescita di nuove alberature.
La proposta alternativa
Secondo le associazioni, il tempo trascorso dal bando dei lavori della stazione, avviati nel 2013, avrebbe permesso di valutare un’opzione più sostenibile: la realizzazione di un parcheggio di scambio presso l’ex deposito Atac. Una soluzione già approvata con una delibera del X Municipio nel febbraio 2022, rimasta però inattuata.
La richiesta alle istituzioni
“Chiediamo un confronto serio e costruttivo – ribadiscono ambientalisti e pendolari – per valutare soluzioni alternative che coniughino lo sviluppo infrastrutturale con la tutela ambientale e la qualità della vita dei cittadini”.

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