Maxi operazione della Guardia di Finanza: bloccata la filiera dei fuochi clandestini prima di Capodanno. Il materiale veniva pubblicizzato e venduto tramite i social network, eludendo ogni controllo

Roma – Oltre 4,2 tonnellate di fuochi d’artificio illegali, stoccate in depositi improvvisati e pronte a finire sul mercato nero di Capodanno, sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza nel corso di una vasta operazione tra Roma e Fiumicino. Otto persone sono state denunciate all’Autorità giudiziaria per detenzione e commercio abusivo di materiale esplodente.

L’intervento rientra in un piano straordinario di controlli predisposto in vista delle festività di fine anno, con l’obiettivo di prevenire incidenti, tutelare l’incolumità pubblica e contrastare il traffico illegale di articoli pirotecnici.

Candele romane, batterie e mini-razzi: un arsenale pronto a esplodere

Nel corso delle operazioni i finanzieri hanno rinvenuto candele romane, batterie a tubi di lancio, mini-razzi e migliaia di petardi, molti dei quali ad elevata potenzialità esplosiva e privi delle certificazioni previste dalla normativa.

Il primo sequestro è scattato nella periferia orientale della Capitale: i militari della Compagnia di Colleferro hanno individuato oltre due tonnellate di materiale pirotecnico custodite all’interno di locali riconducibili a una società priva delle autorizzazioni di pubblica sicurezza.

Depositi abusivi e stoccaggi pericolosi nelle aree abitate

Sempre a Roma Est, il 3° Nucleo Operativo Metropolitano ha scoperto circa 82.000 articoli pirotecnici, per una massa attiva di quasi una tonnellata, conservati in un deposito improvvisato, a ridosso di sostanze infiammabili e senza alcun sistema antincendio.

In un altro intervento, nel quadrante nord della Capitale, una donna è stata fermata mentre consegnava petardi e mortaretti a domicilio, trasportandoli nella propria auto. Le successive perquisizioni hanno portato al sequestro di oltre 2.000 articoli esplodenti custoditi nella sua abitazione.

Fiumicino, botti promossi sui social e nascosti in casa

A Fiumicino, i militari del 6° Nucleo Operativo Metropolitano hanno sequestrato circa 320 chili di botti illegali all’interno di un’abitazione. Il deposito clandestino è stato individuato grazie a un sospetto via vai di persone. Gli accertamenti hanno inoltre rivelato che il materiale veniva pubblicizzato e venduto tramite i social network, eludendo ogni controllo.

Ulteriori sequestri – per altri 35.000 pezzi – sono stati effettuati in via Prenestina e a Guidonia Montecelio, completando un bilancio complessivo che supera le quattro tonnellate di esplosivi sottratti alla vendita.

Un rischio enorme per la sicurezza pubblica

Secondo la Guardia di Finanza, la quantità e le modalità di custodia del materiale sequestrato, spesso collocato in zone densamente abitate, avrebbero potuto causare gravissimi danni a persone e cose in caso di esplosione accidentale. Un pericolo concreto, aggravato dall’assenza di autorizzazioni, controlli e misure di sicurezza.

L’operazione è stata coordinata dal Comando Provinciale di Roma, anche su impulso della Prefettura, e i controlli proseguiranno per tutto il periodo delle festività, con particolare attenzione alla vendita illegale e all’uso improprio dei fuochi d’artificio.

Presunzione di innocenza

Si precisa che le persone denunciate sono da considerarsi presunte innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.