Ostia Antica Festival: Roberto Latini in scena con Antigone di Jean Anouilh
Di Maria Grazia Stella il 17/07/2025
Venerdì 18 e sabato 19 luglio sul palcoscenico sotto le stelle del Teatro romano di Ostia Roberto Latini debutta con Antigone che Jean Anouilh scrisse nella Francia occupata dal Nazismo ispirandosi all’omonima tragedia di Sofocle
Ostia antica (Rm) - Sul palcoscenico sotto le stelle del Teatro romano di Ostia, dove le pietre antiche respirano ancora echi di drammi passati, Roberto Latini debutta con Antigone, che Jean Anouilh scrisse nella Francia stretta nella morsa del Nazismo, ispirandosi all’omonimo lavoro di Sofocle. Un mito eterno restituito nella profonda essenza dell’essere attraverso un’anima che pulsa nel presente, in scena il 18 e il 19 luglio, sotto la volta stellata della programmazione del Teatro Ostia Antica Festival – “Il senso del passato”, dove la domanda “essere uomini o essere umani” si eleva oltre la retorica per diventare interrogativo condiviso tra platea e palco.
Antigone, un dialogo sull’umano che Roberto Latini interpreta come un soliloquio a più voci
Ambientata nella Francia occupata, la tragedia si trasforma in una potente metafora della resistenza contro l’autorità, indagando l’eterno conflitto tra legge e coscienza. Antigone, figura archetipica che sfida i confini del tempo, diventa un simbolo universale di ribellione e un’indagine intima sull’esistenza. Mentre, la regia crea un dialogo fluido tra attori e spettatori, dove la parola si fa corpo, gesto e riflessione collettiva sul significato di “essere uomini” ed “essere umani”, sovrapponendo identità e ruoli per esplorare la memoria e il presente.
Un dialogo sull’umano che il regista – interprete egli stesso nel ruolo di Antigone – concepisce come un soliloquio a più voci, una confessione intima e segreta che svela le contraddizioni umane in un confronto continuo con noi stessi, tra ragione e giustizia, leggi umane e leggi morali, portato in scena insieme all’interpretazione di Manuela Kustermann (Nutrice e coro), Silvia Battaglio (Ismene e messaggero), Ilaria Drago (Emone e guardie) e Francesca Mazza (Creonte), per una coproduzione de La Fabbrica dell’Attore teatro Vascello con Teatro di Roma.
La regia di Roberto Latini
La regia esplora, così, la natura archetipica del testo attraverso un suggestivo gioco di specchi tra Antigone e Creonte, dove l’uno è il riflesso dell’altro, invitando il pubblico a riflettere sulla domanda: «Siamo Antigone e Creonte insieme, o lo siamo già stati più volte?». Questa scelta invita anche a interrogarsi sulla natura della legge rispetto alla vita stessa, lasciando aperta la questione fondamentale: «Le leggi devono regolare il vivere o la vita dovrebbe regolare le leggi che regolano la vita? Uno di fronte all’altro, a farsi carico di una ragione giusta, di una giustizia, o di un’altra giustizia, incontriamo noi di fronte a noi, a scegliere le domande da infilare nelle tasche del tempo, dell’età, della speranza; ad aspettare le risposte che il tempo, guardandoci, sceglierà di farci dire. Penso a questo testo come a un soliloquio a più voci. Una confessione intima e segreta, nella verità vera, scomoda, incapace, parziale, che ci dice che la nostalgia del vivere è precedente a tutti noi, perché sappiamo da sempre che quel corpo insepolto siamo noi mentre siamo ancora vivi. Anche per questo, ho distribuito i ruoli in due modalità diverse e complementari. Alcuni personaggi corrispondono a sé stessi, altri al proprio riflesso. Antigone e Creonte, come di fronte a uno specchio: chi è Antigone è il riflesso di Creonte e chi è Creonte è il riflesso di Antigone. A Teatro parliamo sempre di questo: Essere uomini o essere umani».
Nelle sue note di regia Roberto Latini continua la sua riflessione, definendo la tragedia come «uno dei modelli archetipici che ci accompagnano a prescindere dalla nostra storia, cultura, religione, visione. È filosofia scesa intorno a noi, che ci cammina accanto, che ci chiede, che ci ascolta. È una delle prove del nostro essere umani, una di quelle poche che abbiamo scelto di portarci attraverso i secoli, per affermarci e riconoscerci. Per consolarci, promettendo a noi stessi di averne cura. L’abbiamo evocata, immaginata, misurata al nostro poco. L’abbiamo trattenuta, pregata, liberata nel cuore. L’abbiamo raccontata, ogni volta che abbiamo potuto. L’abbiamo riscritta con le parole nuove che abbiamo imparato vivendo, morendo nel quotidiano fallire, sapendo che ogni variazione è già Teatro. Come quando lo spettacolo incontra un altro palcoscenico oltre quello del debutto, la misura, l’accordo, la messa in voce di suoni e corpi, si conclamano dallo spazio successivo a quello della prima. Le parole sono in movimento, avanti e indietro e intorno al punto di percezione di quando siamo spettatori. Come quando lo spettacolo incontra un’altra platea oltre quella del debutto. Il dono che portiamo è una promessa e quella di Anouilh è un’Antigone che ci parla da così vicino che quasi quasi potremmo abbracciarla. La sentiamo dire di noi in tutte le lingue, e capiamo tutto, ogni sfumatura, silenzio, respiro. Di Antigone, Anouilh, non ha riscritto le parole, ha scritto la voce. Antigone o della disputa della ragione, delle ragioni. Di quelle trasversali, dimesse dall’identità individuale a favore di un corpo-coro che le comprenda tutte. Oltre l’appartenenza, l’anagrafica, il genere, sono parole che vengono da noi stessi: le ascoltiamo nella nostra stessa voce: siamo Antigone e Creonte insieme, o lo siamo già stati più volte, di più in certe fasi della vita e meno in altre e viceversa o in alternanza. Le leggi devono regolare il vivere o la vita dovrebbe regolare le leggi che regolano la vita?».
ANTIGONE
di Jean Anouilh
traduzione Andrea Rodighiero
personaggi e interpreti
Silvia Battaglio – ISMENE e IL MESSAGGERO
Ilaria Drago – EMONE e GUARDIE
Manuela Kustermann – LA NUTRICE e CORO
Roberto Latini - ANTIGONE
Francesca Mazza – CREONTE
scena Gregorio Zurla
costumi Gianluca Sbicca
musica e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
in collaborazione con Bàste Sartoria
assistente alla regia Rebeca Rivero
regia Roberto Latini
Produzione La Fabbrica dell’Attore teatro Vascello e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Orario spettacoli: ore 21,15
I prossimi appuntamenti del Teatro Ostia Antica Festival
La programmazione del Teatro Ostia Antica Festival prosegue con Antigone di Alan Lucien Oyen, in prima mondiale dal 22 al 24 luglio, eccezionalmente al Teatro Argentina, mentre il Festival si concluderà, il 25 e 26 luglio tornando al Teatro romano di Ostia, con Ifigenia di Silvia Zarco, per la regia di Eva Romero.
Biglietteria - Contatti - Servizi e Convenzioni per una esperienza completa
Per una pianificazione agevole della tua visita al Teatro Ostia Antica Festival, ecco tutte le informazioni necessarie:
Fondazione Teatro di Roma
• Sito Web: www.teatrodiroma.net
Indirizzo Sedi
• Teatro Romano di Ostia: via dei Romagnoli, 717 - 00119 Roma
Biglietteria
• Info e Biglietti: promozione@teatrodiroma.net
Prezzi Biglietti per Spettacolo
• Teatro Romano di Ostia Antica e Teatro Argentina:
o Primo Settore: 35,00€
o Secondo Settore: 25,00€
o Terzo Settore: 15,00€
Card e Gift Card
• TdR Card "Il senso del passato": 4 ingressi a 80,00€
• Gift Card "Il senso del passato": 1 spettacolo a scelta a 30,00€
Servizi aggiuntivi per la tua esperienza al Festival
Servizio Navetta Festival - Goditi il viaggio!
• Per rendere la tua esperienza ancora più comoda, durante tutte le serate del Festival è disponibile un servizio navetta da Roma – Piramide al Teatro Romano di Ostia Antica, con partenza e ritorno al costo di 20,00 €.
• Prenota il tuo posto e goditi il viaggio senza pensieri
•
• Visita Tematica Pre-Spettacolo del Teatro Romano di Ostia Antica a cura di CoopCulture.
• Scopri il fascino storico del Teatro Romano di Ostia Antica con una visita tematica esclusiva prima dello spettacolo. Un’opportunità unica, riservata agli spettatori del Teatro Ostia Antica Festival, al prezzo speciale di 7,00 €.
Proposte Food Convenzionate
• Vivi un’esperienza completa prima o dopo lo spettacolo, approfittando delle speciali convenzioni riservate al nostro pubblico!
o Ristorante Monumento dal 1883
ristorantemonumento.it
Visualizza su Google Maps
Immerso nel cuore del Borgo di Ostia Antica, il Ristorante Monumento è perfetto per un aperitivo o una cena prima dello spettacolo. Sconto del 10% sul totale (con una spesa minima di 40€) mostrando il biglietto dello spettacolo.
Prenotazione consigliata: 06 565 0021
o Food Truck – Street Food nel Borgo
Via Capo Due Rami, 00119, Ostia Antica RM
Il Food Truck, situato nei pressi dell’ingresso al Parco Archeologico (fronte Castello di Giulio II), propone sapori autentici in versione street food, perfetti per un pasto veloce e gustoso. Sconto del 10% su food + drink mostrando il biglietto dello spettacolo.
o
Convenzioni per l’accesso al Parco Archeologico
• Mostrando il biglietto dello spettacolo, si ha diritto all’ingresso al Parco Archeologico di Ostia Antica al prezzo ridotto di 14€ (anziché 18€). La riduzione è valida tutti i giorni di apertura al pubblico del Parco e fino al 31 dicembre 2025.
Tags: ostia, litorale romano