Metromare, assemblea dei pendolari a Acilia Sud: “Stazione monca e rischio ambientale con 70 alberi abbattuti”
Di Andrea Rapisarda il 21/09/2025
Il Comitato Pendolari Roma-Lido si è riunito davanti alla nuova stazione di Acilia Sud: tra i nodi, disservizi della Metromare e il rischio di abbattimento di 70 alberi.
Ieri mattina si è svolta una nuova assemblea pubblica del Comitato Pendolari della Roma-Lido, che oggi segue da vicino le sorti della linea Metromare. L’incontro, tenutosi davanti alla nuova stazione di Acilia Sud, ha messo in evidenza non solo i disservizi quotidiani dei convogli, ma anche le forti preoccupazioni legate ai progetti urbanistici dell’area circostante.
L’immagine restituita dall’assemblea è quella di una “stazione monca”, ancora priva di servizi adeguati e con un futuro segnato da criticità ambientali e urbanistiche.
Il nodo ambientale davanti alla nuova stazione della Metromare: 70 alberi a rischio abbattimento
Il rischio più concreto riguarda l’abbattimento di circa 70 alberi lungo via Bepi Romagnoni, necessario – secondo i progetti – per realizzare parcheggi e nuove colate di cemento. Una scelta che, come hanno denunciato diversi partecipanti, potrebbe trasformare l’area in una “cattedrale nel deserto”.
Dietro il deposito Atac di Acilia è infatti cresciuta una zona verde spontanea, diventata un polmone naturale per il quartiere. Secondo i residenti, eliminarla significherebbe cancellare in poche settimane quello che la natura ha costruito in decenni.
Il "piccolo boschetto": un progetto utopico
Il progetto di compensazione ambientale, che prevede la creazione di un cosiddetto “piccolo boschetto”, viene definito dagli attivisti come utopico.
Come spiega l’architetto ambientale Franco Pirone, membro attivo del Comitato, “anche se i lavori partissero oggi, ci vorrebbero due anni per completare il parcheggio e almeno 35 anni per far crescere gli alberi piantati fino alla maturità”.
Il rischio, dunque, è che la nuova stazione venga inaugurata con un danno ambientale immediato, mentre i benefici ipotetici della riforestazione resterebbero confinati a un futuro lontano, visibile solo dalle prossime generazioni.

Le alternative proposte dal Comitato
Non mancano però soluzioni alternative. Il Comitato Pendolari ha segnalato l’esistenza di un terreno comunale già acquistato anni fa proprio per ospitare un parcheggio a servizio della futura stazione.
Come ha sottolineato Roberto Spigai, sostenuto poi da Pirone, l’area si trova a meno di 500 metri dalla stazione ed è raggiungibile in circa dieci minuti a piedi. Una scelta che permetterebbe di salvare gli alberi e allo stesso tempo garantire ai pendolari un’area di sosta.
Parcheggi a spina e marciapiedi ridisegnati
Un’altra proposta tecnica riguarda il ridisegno dei parcheggi già previsti davanti alla stazione. Con una disposizione a “spina” e la riduzione di alcune siepi, sarebbe possibile ottenere un centinaio di posti auto aggiuntivi, senza sacrificare il patrimonio arboreo.
Secondo Pirone, queste modifiche progettuali sono già praticabili e potrebbero essere attuate salvaguardando ogni singolo albero.
La questione dei treni e dei disservizi sulla Metromare
Accanto al tema urbanistico, l’assemblea ha affrontato anche il nodo dei disservizi della linea Metromare.
In un’intervista concessa a Ostia TV, l’ingegner Maurizio Messina, presidente del Comitato Roma-Lido, ha sottolineato la gravità della situazione:
“Cotral sta riuscendo nell’offrire un servizio peggiore della stessa Atac, che pure ricordiamo per i suoi anni difficili. Oggi Cotral garantisce meno del 50% delle corse che l’Atac offriva tre anni fa”.
Secondo Messina, l’unica soluzione reale passa dall’arrivo di nuovi treni. Senza un rinnovo del parco mezzi, la linea continuerà a soffrire di ritardi, soppressioni e viaggi in condizioni precarie.
I convogli promessi e mai arrivati
Sul fronte dei nuovi convogli, però, regna l’incertezza. “Siamo sommersi dagli annunci, ma non vediamo nulla di concreto” ha spiegato ancora Messina. “Finché non arriveranno i nuovi treni, i pendolari continueranno a vivere sulla propria pelle disagi quotidiani”.
Una stazione monca sulla Metromare in attesa di risposta
L’assemblea ha lanciato un appello alle istituzioni locali e regionali: servono risposte chiare, sia sul fronte ambientale, per salvaguardare il verde di via Bepi Romagnoni, sia sul fronte trasportistico, per garantire finalmente un servizio all’altezza delle esigenze di chi ogni giorno prende la Metromare.
La stazione di Acilia Sud, nata per essere un nodo strategico di mobilità, rischia di rimanere un’opera incompiuta, simbolo delle promesse non mantenute e di una programmazione urbanistica discutibile.
Ultima modifica il 21/09/2025