Arrestati tre uomini accusati di aver messo a segno numerosi colpi ai danni di turisti e passeggeri in transito al Leonardo da Vinci e nei vicini alberghi. Refurtiva di lusso recuperata grazie a un’operazione lampo della Polizia di Frontiera

Fiumicino (Rm) – Erano diventati l’incubo dei viaggiatori: si muovevano tra l’aeroporto di Fiumicino e i grandi hotel della zona, studiando i movimenti dei turisti e colpendo con rapidità chirurgica. In poche settimane avevano messo a segno una raffica di furti, sparendo con valigie, borse griffate, orologi e computer portatili.

A fermarli è stata la Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, che li ha individuati e arrestati grazie a un lavoro d’indagine meticoloso, fondato su ore di immagini di videosorveglianza e sul tracciamento Gps di un’auto sospetta.

Le indagini e la denuncia del medico greco

Tutto è partito dalla denuncia di un medico greco, derubato dei suoi bagagli subito dopo l’atterraggio a Fiumicino. Dentro le valigie, oltre agli effetti personali, c’erano documenti professionali riservati e un laptop contenente dati sensibili dei suoi pazienti.

Gli investigatori della Sezione di Polizia Giudiziaria, partendo da quel singolo episodio, hanno ricostruito con precisione la dinamica del furto e individuato un veicolo collegato anche ad altri colpi avvenuti nei giorni precedenti.

Dal Gps al blitz nel campeggio

Le immagini di un hotel della zona aeroportuale, dove erano stati derubati due turisti statunitensi, hanno fornito un dettaglio decisivo: la stessa auto compariva anche lì.
Tramite il monitoraggio Gps del veicolo, noleggiato da uno dei sospetti, gli agenti sono riusciti a localizzare i tre uomini fino a un campeggio nei dintorni di Fiumicino, dove sono entrati in azione. Il blitz è scattato all’alba: i tre ladri sono stati sorpresi nel sonno, senza possibilità di fuga.

La refurtiva recuperata

Durante la perquisizione dell’auto e del bungalow utilizzato come base operativa, i poliziotti hanno rinvenuto un vero e proprio bottino: borse di lusso, orologi di pregio, laptop, fotocamere professionali e documentazione medica appartenente alle vittime. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati e poi restituiti ai legittimi proprietari.

Il commento e il valore dell’operazione

L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha consentito di chiudere il cerchio su una serie di furti che stava creando allarme tra i viaggiatori in transito.

Un risultato che testimonia, ancora una volta, come la tecnologia investigativa – dalle telecamere al tracciamento satellitare – possa essere decisiva quando si affianca all’esperienza e all’intuito delle forze dell’ordine.

Un segnale chiaro – spiegano dalla Polizia di Frontiera – che chi pensa di approfittare della distrazione o della vulnerabilità dei turisti troverà sempre una risposta rapida e determinata dello Stato.