Lavinio, colpi di pistola ed esplosione di un ordigno nel giardino di una coppia: arrestato un 38enne
Di Redazione il 11/11/2025
Dopo mesi di indagini i Carabinieri di Anzio hanno fermato un uomo accusato di tentato omicidio, atti persecutori e fabbricazione di ordigni esplosivi artigianali. Le vittimem vivevano da tempo nel terrore
Lavinio (Rm) – Un uomo di 38 anni, residente ad Anzio, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della Procura della Repubblica. L’indagato è gravemente sospettato di tentato omicidio, atti persecutori e fabbricazione e detenzione di congegni esplosivi improvvisati.
Un’indagine lunga e complessa
Le indagini, coordinate dalla Procura di Velletri, sono iniziate la scorsa estate, dopo una serie di episodi inquietanti avvenuti nella zona residenziale di Lavinio, ai danni di una coppia di coniugi di 73 e 64 anni.
Nel corso dei mesi, i Carabinieri hanno ricostruito un vero e proprio crescendo di intimidazioni, culminato con l’esplosione di un ordigno rudimentale nel giardino della loro abitazione.
L’escalation di violenze
Secondo la ricostruzione degli investigatori, nel mese di luglio l’indagato avrebbe costruito e poi fatto esplodere un dispositivo esplosivo artigianale (IED) all’interno del giardino dei coniugi. L’esplosione ha provocato danni materiali significativi alla proprietà e ha messo in grave pericolo l’incolumità delle persone presenti in casa in quel momento.
L’attentato sarebbe stato l’ultimo atto di una serie di aggressioni e intimidazioni, tra cui colpi di pistola di piccolo calibro esplosi contro l’auto e la facciata dell’abitazione delle vittime.
Episodi che avevano generato nella coppia uno stato di costante paura e tensione, spingendoli a denunciare quanto stava accadendo.
Le prove raccolte e l’intervento dei Carabinieri
L’attività investigativa dei Carabinieri è stata articolata e meticolosa. Gli inquirenti hanno analizzato filmati di videosorveglianza, condotto indagini tecniche e svolto servizi di osservazione e pedinamento per verificare i movimenti del sospettato.
Durante una perquisizione domiciliare, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto materiali di interesse investigativo che, secondo gli accertamenti balistici e scientifici successivi, risultavano compatibili con la fabbricazione di ordigni artigianali. Le successive analisi balistiche e scientifiche dei residui esplosivi hanno confermato la natura artigianale dei dispositivi, classificati come manufatti esplosivi di produzione illecita e non omologata.
L’arresto e gli sviluppi giudiziari
Al termine delle indagini, l’autorità giudiziaria ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere, eseguita dai Carabinieri di Anzio.
L’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Velletri, dove resta a disposizione del magistrato titolare dell’inchiesta.
Presunzione di innocenza
Si precisa che, in conformità con il principio di presunzione d’innocenza, l’indagato deve considerarsi non colpevole fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.
Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e chiarire il movente che avrebbe spinto l’uomo a compiere gli atti contestati.

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