Ostia, forte appello di associazioni e università al progetto "Parco del Mare": stop al consumo di suolo
Di Maria Grazia Stella il 07/12/2025
Prosegue la mobilitazione per chiedere una revisione del progetto con impatto zero per tutelare dune e macchia mediterranea

Ostia (Rm) – La battaglia per la salvaguardia del Lido di Levante si intensifica. Dopo mesi di lavoro tecnico-scientifico, associazioni ambientaliste, il mondo accademico e i cittadini hanno lanciato un appello congiunto per chiedere al Campidoglio una revisione radicale del progetto Parco del Mare di Ostia, un intervento da 24 milioni di euro ritenuto, nella sua forma attuale, eccessivamente impattante sul fragile habitat costiero.
Ieri sera, sabato 6 dicembre, si è concluso con successo un affollato incontro pubblico presso Casa Clandestina, promosso da un fronte unito composto da WWF Litorale Laziale, Mare Libero, Italia Nostra Litorale Romano e Legambiente Circolo Litorale Romano, supportato in modo cruciale dall'Università Sapienza (Dipartimento di Biologia Ambientale) e dal Comitato di Quartiere di Via Vivaldi.
Le criticità al centro del dibattito
Una numerosa e attenta cittadinanza ha partecipato alla discussione incentrata sulle osservazioni depositate nel procedimento in corso presso la Conferenza dei Servizi. I rappresentanti del mondo ambientalista e accademico hanno illustrato i rischi che minacciano gli ultimi lembi di natura costiera rimasti, caratterizzati dalla presenza di dune sabbiose e macchia mediterranea.
I punti irrinunciabili emersi:
Consumo di suolo zero: La richiesta principale è l'eliminazione di qualsiasi previsione che comporti un'ulteriore cementificazione o impermeabilizzazione del territorio.
Priorità alla natura e biodiversità: Massima valorizzazione e tutela degli habitat naturali di pregio, essenziali per la biodiversità costiera.
Progettazione partecipata: L'urgenza di adottare un approccio più inclusivo e trasparente, garantendo che il progetto sia frutto di un dialogo reale con la cittadinanza e gli esperti.
Il Parco del Mare, secondo comitati e ambientalisti, deve essere concepito in stretta sinergia con una gestione sostenibile e naturalistica dell'ambiente.
"Il Parco del Mare deve essere sinonimo di vera sostenibilità ambientale" hanno dichiarato congiuntamente i portavoce. "Le nostre osservazioni non mirano a bloccare la riqualificazione, ma a indirizzarla verso soluzioni che siano realmente a impatto zero sul nostro patrimonio naturalistico, tutelando la biodiversità costiera”.
Un lavoro condiviso e rigore scientifico
Durante l'incontro è stata presentata l'articolata attività svolta dalle associazioni da ottobre 2024 a oggi, un percorso caratterizzato da trasparenza e rigore tecnico-scientifico.
Impegno e documentazione: Meticoloso lavoro di analisi dei documenti e stesura di ben tre serie di osservazioni (depositate il 2 ottobre, 22 ottobre e 5 novembre) in Conferenza dei Servizi.
Sostegno accademico: Fondamentale la collaborazione scientifica con il Dipartimento di Biologia Ambientale dell'Università Sapienza, che ha conferito autorevolezza inoppugnabile alle proposte presentate.
Dialogo istituzionale: Nonostante la critica, sono stati illustrati i numerosi incontri tenutisi con la Pubblica Amministrazione, a dimostrazione della volontà di costruire soluzioni condivise e non puramente oppositive.
Coinvolgimento civico: L'incontro di ieri ha ribadito l'importanza del coinvolgimento attivo di Comitati di Quartiere e cittadini, essenziale per la tutela di un bene comune come il litorale.
Proposte alternative e prossimi passi
L'assemblea ha espresso forte sostegno alle proposte alternative illustrate, che dimostrano concretamente come sia possibile realizzare una riqualificazione urbana moderna e funzionale che rispetti pienamente l'ambiente e restituisca alla collettività un'area più naturale.
Le associazioni, l'Università e il Comitato di Quartiere proseguiranno il monitoraggio serrato del procedimento in Conferenza dei Servizi. L'obiettivo finale rimane quello di ottenere un progetto esecutivo realmente attento alle esigenze della collettività e pienamente rispettoso del paesaggio e degli habitat residui, per un futuro realmente sostenibile per Ostia.
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