Sciolta la prognosi per Silvia Piancazzo: migliora l’amica di Beatrice Bellucci dopo l’incidente sulla Colombo
Di Maria Grazia Stella il 13/11/2025
Dopo il drammatico schianto del 24 ottobre l’ospedale San Camillo Forlanini comunica che Silvia Piancazzo è uscita dalla terapia intensiva e trasferita nel reparto di Chirurgia Generale
Roma – Buone notizie dall’ospedale San Camillo Forlanini: migliorano le condizioni di Silvia Piancazzo, amica di Beatrice Bellucci, uscita dalla terapia intensiva dopo il gravissimo incidente su via Cristoforo Colombo
Dopo lo schianto del 24 ottobre scorso, in cui ha perso la vita la ventenne Beatrice Bellucci e Silvia Piancazzo è rimasta gravemente ferita, giunge oggi un significativo passo avanti nel suo percorso di recupero: la giovane è uscita dalla terapia intensiva e la prognosi, inizialmente riservata, è stata sciolta.
Uno spiraglio di speranza
L’ospedale ha fatto sapere che “la paziente Silvia Piancazzo, dopo un’ulteriore fase di miglioramento clinico e a percorso chirurgico-ortopedico ormai completato, è uscita oggi dalla Terapia Intensiva ed è stata trasferita nel Reparto di Chirurgia Generale, diretto dal professor Pierluigi Marini, per il proseguo delle cure”. Inoltre, il nosocomio informa che "la famiglia non ha intenzione di rilasciare interviste nè, tantomeno, la ragazza, che attualmente rimane in un ambiente protetto".
Inoltre, l’equipe della Terapia Intensiva “Shock e Trauma”, diretta dal dottor Emiliano Cingolani, ha dichiarato che la prognosi, inizialmente riservata, è stata finalmente sciolta. Nel complesso il decorso viene considerato “assolutamente soddisfacente”, soprattutto alla luce della gravità delle lesioni riportate.
La dinamica dell’incidente
La sera del 24 ottobre, Silvia Piancazzo, allora alla guida di una Mini, viaggiava insieme a Beatrice Bellucci sul tratto di via Cristoforo Colombo, all’altezza di piazza dei Navigatori.
Un’altra vettura, una Bmw Serie 1, guidata da un 22enne, avrebbe urtato la loro auto durante una manovra, forse un sorpasso, che gli inquirenti descrivono sia stata effettuata a forte velocità.
A seguito dell’impatto, la Mini ha perso il controllo e si è schiantata con violenza: la ragazza che si trovava come passeggera, Beatrice Bellucci, è morta durante il trasporto in ospedale per le gravissime lesioni. Silvia invece è arrivata in condizioni critiche al San Camillo, dove è stata sottoposta a interventi chirurgici e a un periodo di ventilazione meccanica e sedazione, come riferito dal dottor Cingolani alla fine di ottobre.
Le indagini della Procura di Roma e degli organi di polizia locale sono tuttora in corso: sequestrate le due vetture, analizzati dati di velocità e filmati di telecamere stradali. L’ipotesi iniziale di una gara automobilistica clandestina è stata al vaglio, anche se al momento non appare confermata.
Cosa significa lo “scioglimento della prognosi”
Quando un ospedale “scioglie la prognosi” significa che non è più possibile stabilire con certezza l’evoluzione clinica della paziente e che le condizioni attuali consentono un trasferimento in reparto meno intensivo. E’ un segnale importante di miglioramento, anche se il percorso verso la piena ripresa può ancora richiedere tempo, riabilitazione e controlli costanti.
Il passaggio al reparto di Chirurgia Generale
Il trasferimento di Silvia al reparto di Chirurgia Generale, sotto la direzione del professor Marini, consente di concentrare le cure su interventi ortopedici e sul decorso post-operatorio, piuttosto che sul supporto intensivo.
Questo passaggio indica che la fase più acuta dell’emergenza sanitaria è superata, anche se la vigilanza e il monitoraggio restano fondamentali.
Il messaggio agli amici e alla comunità
Questa notizia offre un momento di sollievo in una vicenda che ha scosso l’intera comunità. Se da un lato resta immensa la perdita di Beatrice Bellucci, la notizia del miglioramento di Silvia Piancazzo rappresenta una luce in mezzo a un periodo di dolore e interrogativi.
Rimane ora il compito delle autorità di accertare fino in fondo la dinamica dell’incidente, per fare chiarezza e giustizia.

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