Lega: “Spiagge libere sporche, chioschi chiusi, zero servizi essenziali e cittadini lasciati soli in mezzo al degrado: il mondo dei sogni dipinto dall’assessore competente e dal sindaco è un incubo”

Ostia (Rm) - “Aperta la stagione balneare a Ostia con il litorale per l’ennesima volta nel caos: spiagge libere sporche, chioschi chiusi, zero servizi essenziali e cittadini lasciati soli in mezzo al degrado. Il mondo dei sogni dipinto dall’assessore competente Zevi e dal sindaco Gualtieri si sta rivelando con tutta la sua forza, ma non è una promessa di rinascita: è un incubo. Uno spettacolo indegno che offende gli occhi dei romani e dei turisti. Eppure lo avevamo preannunciato già a gennaio, con interrogazioni e proposte che sono state ignorate o bocciate dalla maggioranza”. 
Lo dichiarano in una nota congiunta i rappresentanti della Lega Fabrizio Santori, capogruppo in Campidoglio, Monica Picca e Alessandro Aguzzetti, rispettivamente capogruppo e consigliere in Municipio X. 

Spiagge libere sporche e pochi chioschi aperti

“Dall’assessore Zevi solo slogan e annunci cui è seguito il nulla: le spiagge libere risultano senza salvataggio, senza pulizia, senza cartelli informativi chiari e con solo una minima parte dei chioschi aperti. Un fallimento completo che certifica la totale impreparazione del Campidoglio e l'inefficacia delle decisioni calate dall’alto, senza ascolto del territorio”, insistono i leghisti. 

“La Lega chiede interventi urgenti: Ostia merita rispetto”

“Abbiamo chiesto di sospendere i bandi affrettati, tutelare gli operatori storici, garantire servizi minimi. Invece il Campidoglio ha preferito tirare dritto, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. La Lega chiede interventi urgenti per l'erogazione almeno dei servizi minimi di sicurezza e igiene sulle spiagge libere, e l’immediata attivazione di un piano straordinario per salvare ciò che resta della stagione balneare. Ostia merita rispetto: non può essere usata come terreno di sperimentazione politica fallita. Se Zevi e Gualtieri hanno il coraggio, vadano a vedere di persona cosa hanno causato” concludono Santori, Picca e Aguzzetti.