Rinvenuto un ceppo d’ancora di epoca romana a Zannone: sventato un possibile trafugamento
Di Maria Grazia Stella il 07/11/2025
L’operazione della Guardia di Finanza di Ponza in collaborazione con il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia
Civitavecchia (Rm) – Un importante ritrovamento archeologico è avvenuto nei giorni scorsi nell’isola di Zannone, nell’arcipelago delle Isole Pontine. Le Fiamme Gialle di Ponza, con il supporto dei militari del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, hanno individuato e posto sotto sequestro un ceppo d’ancora di epoca romana lungo quasi due metri, un reperto di notevole valore storico e culturale.
Il ritrovamento durante un’operazione di tutela del demanio marittimo
L’operazione si inserisce nell’ambito di un più ampio servizio di controllo e tutela del patrimonio demaniale marittimo, condotto congiuntamente dal Comando Provinciale di Latina e dal Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia.
Durante una perlustrazione nei pressi dell’isola minore, i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Ponza e della 4ª Squadra Unità Navali dipendente dalla Sezione Operativa Navale di Gaeta hanno notato segni di effrazione sulla porta d’ingresso di un locale di proprietà demaniale.
All’interno, accuratamente occultato, giaceva il ceppo d’ancora di epoca romana, verosimilmente recuperato tempo addietro e custodito in modo irregolare.
Sequestro e messa in sicurezza del reperto
Per scongiurare qualsiasi rischio di trafugamento o danneggiamento, il reperto è stato posto sotto sequestro probatorio ai sensi dell’art. 354 del codice di procedura penale, in relazione alla violazione dell’art. 175 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004).
Successivamente, con il supporto di un’unità navale del Corpo, il reperto è stato trasferito a Ponza, dove rimarrà in custodia in attesa delle determinazioni della Procura della Repubblica di Cassino e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina.
Un impegno costante nella tutela del patrimonio culturale
Il rinvenimento testimonia ancora una volta l’impegno della Guardia di Finanza nella salvaguardia del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale del Paese, una delle missioni più delicate e strategiche del Corpo.
Grazie all’intervento tempestivo delle Fiamme Gialle, è stato possibile scongiurare la dispersione di un bene archeologico di grande valore, parte integrante della memoria storica e dell’identità culturale del territorio pontino e dell’intera Nazione.

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