Il progetto da 9 miliardi, interamente autofinanziato, punta a trasformare il Leonardo da Vinci in un hub ancora più competitivo, sostenibile e tecnologicamente avanzato

Fiumicino (Rm) – “Un investimento strategico per il Paese, capace di rafforzare competitività, integrazione e qualità dell’ingegneria italiana. Con queste parole il presidente dell’Oice, Giorgio Lupoi, commenta il nuovo Masterplan di sviluppo sostenibile dell’aeroporto di Fiumicino, presentato in un primo incontro informale ai rappresentanti del settore.

“Un’opera che segnerà la storia infrastrutturale del Paese”

Secondo Lupoi, il piano di Aeroporti di Roma si inserisce nel solco dei riconoscimenti internazionali ottenuti negli ultimi anni dal Leonardo da Vinci, e si configura come una delle grandi opere destinate a segnare la storia delle infrastrutture italiane.

Il nuovo masterplan – spiega – rappresenta un esempio concreto di innovazione, sostenibilità e visione a lungo termine. Un progetto che contribuirà a rendere l’Italia ancora più centrale nelle reti globali e a valorizzare l’ingegneria e l’architettura nazionali”.

Un investimento da 9 miliardi, interamente autofinanziato

Il piano prevede 9 miliardi di euro interamente autofinanziati, suddivisi in 4 miliardi per interventi sull’infrastruttura esistente e 5 miliardi per nuove opere, tra ampliamenti, tecnologie e potenziamento dei servizi aeroportuali.

Per Oice, l’associazione che riunisce le società di ingegneria e architettura aderenti a Confindustria, si tratta di un volano determinante per la crescita economica nazionale.

Ricadute positive su occupazione e sistema produttivo

L’investimento – spiegano – non avrà impatto solo sul comparto aeroportuale, ma sull’intero ecosistema produttivo italiano, attivando filiere, innovazione e nuove competenze.

“E' un driver essenziale di crescita per l’Italia – sottolinea Lupoi capace di generare occupazione, sviluppo e rafforzamento del tessuto economico”.

Il Masterplan al 2046 è ora al centro del confronto pubblico e istituzionale: un progetto che punta a coniugare la necessità di crescita del primo scalo italiano con obiettivi stringenti di sostenibilità, efficienza e qualità dei servizi.