I sigilli al lido di piazzale Magellano erano stati posti lo scorso 26 giugno su disposizione della Procura per presunte opere abusive non previste dalla concessione demaniale

Ostia (Rm) – Riapre Il Capanno, via i sigilli dallo storico stabilimento di Ostia. Anche se si tratta di un dissequestro parziale del lido di piazzale Magellano, che era stato chiuso lo scorso 26 giugno dai militari della Guardia di finanza e dagli agenti del X Gruppo Mare della Polizia locale su disposizione della Procura di Roma. Oggi, tuttavia, dopo un mese la riapertura molto attesa sia dai gestori che dai numerosi clienti.

I motivi del sequestro 

Ai titolari era stata contestata la realizzazione di presunte opere abusive non previste dalla concessione demaniale che aveva fatto scattare il sequestro preventivo della struttura. Tra le irregolarità riscontrate dalle Fiamme Gialle e dai caschi bianchi, un manufatto in muratura, alcune cabine e la presenza di travi in legno che sarebbero state prive delle autorizzazioni previste.

Il dissequestro parziale: il dettaglio

Questa mattina, quindi, alle ore 10.30 di venerdì 25 luglio, le Fiamme gialle e le pattuglie del X Gruppo Mare sono intervenute presso Il Capanno per un dissequestro parziale della struttura. Nel dettaglio i vigili hanno dissequestrato gli uffici, la segreteria, la cucina, il centro estivo per i bambini, il bagno per i disabili e le cabine. Restano invece ancora sotto sequestro i due pergolati e il bancone del bar, ma è consentita la somministrazione di alimenti e bevande.

Riaprono i lidi di Ostia

Il dissequestro del Capanno, molto noto tra lidensi e romani anche per i suoi aperitivi al tramonto, in riva al mare, segue di una manciata di giorni quello dell’altrettanto storico Il Venezia, riaperto lo scorso 22 luglio dopo la chiusura dell’11 giugno scorso disposta dalla Procura per presunti abusi e difformità che il gestore, Ruggero Barbadoro, si era affrettato a regolarizzare.

Le chiusure

Le chiusure riguardano ancora il Bettina, la Mariposa, il Bungalow e Peppino a Mare, solo lo stabilimento, non il ristorante, il V-Lounge, per le quali ormai da maggio scorso erano scattati i sequestri.

Il commento

Un mese fa, con amarezza, i gestori avevano commentato la chiusura da parte delle autorità affermando: “Una decisione che colpisce non solo noi, ma tutta la comunità di Ostia. Nel pieno dell'estate, quando il mare è casa, incontro, energia, si decide di spegnere uno spazio sociale, culturale, inclusivo, che offre lavoro a tante persone e rifugio a tanti utenti. Siamo sempre stati attenti al rispetto delle regole con una visione chiara: costruire valore, non aggirarlo. Questo colpo non ci piega. Stiamo già lavorando per riaprire il prima possibile. Lo facciamo per Ostia. Per chi ama il mare. Per chi sa che chiudere non è mai la risposta. Con l'augurio di vederci presto nel vostro the place to be". E così è avvenuto.