Ostia, Comune di Roma tra nodi e sfide: canoni, abusi e nuove concessioni per l’Estate 2026
Di Andrea Rapisarda il 04/10/2025
Il Comune di Roma prepara l’Estate 2026 a Ostia tra contenziosi, canoni demaniali, abusi edilizi, nuovi bandi e un PUA ancora da svelare. Le priorità di Zevi e Trombetti.
L’Estate 2026 di Ostia è ancora lontana, ma al Comune di Roma i nodi iniziano a stringersi. Nella mattinata dedicata dalla Commissione Patrimonio – presieduta dal consigliere Yuri Trombetti – all’Aula “Massimo Di Somma” del Municipio X, sono emersi tutti i punti critici di una pianificazione che, tra canoni demaniali, contenziosi, abusi edilizi e nuove concessioni, appare più complessa che mai.
Presenti all’incontro anche l’Assessore al Patrimonio e al Litorale Andrea Tobia Zevi e il Direttore del Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio Tommaso Antonucci, chiamati a delineare la strategia capitolina per il litorale romano.
L’obiettivo è ambizioso: progettare una stagione estiva efficiente, trasparente e sostenibile per Ostia, ma i problemi sul tavolo sono numerosi e intrecciati. Dai canoni demaniali contestati alle destagionalizzazioni, dal ripascimento alla gestione delle spiagge libere, fino all’ombra lunga del PUA (Piano di Utilizzazione degli Arenili), ogni capitolo porta con sé tensioni e incognite.
Le sfide dell’Amministrazione davanti all’Estate 2026 di Ostia
Il quadro delineato in Aula non lascia spazio a illusioni: la macchina amministrativa di Roma Capitale deve affrontare un percorso irto di ostacoli.
I canoni demaniali, la destagionalizzazione, i contenziosi sui bandi, la gestione degli abusi edilizi, la pulizia e sicurezza degli arenili, fino alla definizione del PUA, sono tutti dossier aperti che richiedono un approccio tecnico, giuridico e politico allo stesso tempo.
Come ha ricordato Trombetti, il dialogo con gli imprenditori del mare è ridotto al minimo, e questo complica ulteriormente la possibilità di trovare soluzioni condivise.
L’obiettivo, comunque, è fissato: approvare entro la primavera una Delibera di Giunta che permetta al Campidoglio di arrivare preparato all’estate.
Il problema dei canoni demaniali per i concessionari
È il tema più spinoso, quello dei canoni demaniali dovuti dagli stabilimenti. Il Dipartimento Patrimonio ha calcolato le somme da versare, ma molte concessioni contestano le cifre, rivendicando addirittura dei crediti.
Secondo Antonucci, i contenziosi nascono da differenze nelle metrature, variazioni normative e interpretazioni discordanti tra le parti.
Il Comune di Roma punta a risolvere caso per caso, ma il rischio è quello di un rallentamento burocratico che paralizzerebbe il rilascio delle nuove concessioni.
Almeno 12-13 concessioni richiedono un’analisi approfondita, e ogni imprenditore dovrà confrontarsi individualmente con gli uffici comunali.
Necessaria una metrica chiara per il futuro
Il problema è strutturale: senza un criterio univoco per calcolare i canoni, ogni accordo rischia di essere contestato. La priorità dell’Amministrazione è definire parametri certi e condivisi, per evitare nuovi ricorsi e per dare stabilità alle imprese del mare.
Il piano per la destagionalizzazione sugli arenili
Tra i pochi punti di convergenza, la destagionalizzazione degli stabilimenti.
Il Comune di Roma propone un periodo di attività tra novembre e aprile, durante il quale le strutture potranno rimanere operative per servizi di manutenzione, pulizia, smontaggio e rimontaggio, e persino per attività commerciali ridotte.
Il Dipartimento Patrimonio sta redigendo un documento operativo che dovrà essere approvato a breve. L’obiettivo è permettere un uso sostenibile e continuativo degli spazi, allungando la vita economica del litorale e contrastando l’abbandono invernale.

Ripascimento a Ostia, Zevi elogia il lavoro della Regione Lazio
Il ripascimento – tema storicamente divisivo – oggi appare come un punto di forza.
L’assessore Zevi ha elogiato il lavoro della Regione Lazio, guidata da Francesco Rocca, e in particolare dell’assessore Fabrizio Ghera, per l’allocazione di 25 milioni di euro destinati alla difesa delle coste.
Il Comune di Roma intende convocare un incontro tecnico-politico per verificare l’efficacia dei progetti e valutare eventuali miglioramenti.
Tra le priorità: rimozione dei detriti in mare, ripristino della calpestabilità della battigia, messa in sicurezza delle aree interdette.
Nonostante i progressi, il Dipartimento Patrimonio segnala che la stagione 2025 è stata disastrosa per le condizioni delle coste, e che occorre accelerare le bonifiche.
Il nodo sugli abusi edilizi da abbattere a Ostia
Uno dei fronti più caldi riguarda gli abusi edilizi negli stabilimenti.
Molti concessionari non hanno risposto alle richieste del Comune di fornire la documentazione (SCIA, concessioni, permessi), e alcuni avrebbero ignorato le lettere ufficiali.
Il presidente Trombetti ha criticato l’atteggiamento “rilassato” dei gestori, ribadendo che gli abusi possono e devono essere rimossi anche prima dell’approvazione del PUA.
La Procura segue da vicino le operazioni, e il Comune di Roma ha già inviato 26 lettere di verifica.
Ogni imprenditore dovrà dimostrare la regolarità delle strutture “con carte alla mano”, pena l’abbattimento delle opere non conformi.
Una Commissione periodica per monitorare il litorale
Vista la complessità del quadro, il Campidoglio intende istituire una Commissione periodica dedicata esclusivamente al Litorale di Ostia, con riunioni regolari per monitorare l’avanzamento dei progetti e coordinare gli interventi con Regione e Municipio.
Nuovi vincitori dei bandi e contenziosi aperti
Il tema dei bandi per le concessioni è altrettanto delicato.
Il Comune di Roma prevede di assegnare i nuovi titoli già entro le prossime settimane, ma una parte delle gare è stata impugnata e pende davanti al Consiglio di Stato.
La linea del Dipartimento è avviare i contatti con i concessionari “puliti”, cioè senza contenziosi, per accelerare le procedure. I nuovi assegnatari dovranno presentare progetti dettagliati per la rimozione delle strutture non conformi e la gestione sostenibile delle aree.
Spiagge libere di Ostia: tra successo e criticità
Per l’assessore Zevi, il progetto delle spiagge libere attrezzate è stato un successo: sei nuove aree aperte nel 2025, un’offerta più inclusiva e servizi igienici in muratura quasi ovunque.
Tuttavia, le categorie sindacali segnalano criticità economiche: la stagione estesa fino al 30 ottobre non è sostenibile per tutti, a causa dei costi di salvataggio e della scarsa presenza di bagnanti in autunno.
Si valuta l’ipotesi di ridurre la presenza dei bagnini ai weekend e segnalare con cartelli di rischio i giorni feriali.
L'impegno per il 2026
Per la prossima estate, il Comune di Roma intende pianificare in anticipo gli eventi culturali con l’assessorato alla Cultura.
Entro aprile dovrà essere noto il calendario completo degli spettacoli negli stabilimenti e sulle spiagge libere.
Il nuovo PUA di Ostia: cosa dobbiamo aspettarci
Il Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) è il grande assente, ma la sua importanza è decisiva.
Il documento, nelle mani degli assessori Zevi e Veloccia, dovrà integrare aspetti di urbanistica, patrimonio e gestione del demanio.
Uno dei punti centrali sarà l’integrazione con il Parco del Mare, la rimozione del Lungomuro e il ripristino del rapporto tra città e mare.
Come ha dichiarato Zevi, “serve un tessuto urbanistico che valorizzi il litorale e ne recuperi l’identità”.
Ostia tra pianificazione e incertezze
L’incontro in Commissione Patrimonio ha confermato che Ostia resta un cantiere aperto.
Le priorità sono chiare: canoni equi, rimozione degli abusi, nuovi bandi trasparenti, spiagge accessibili e un PUA innovativo.
Ma tra contenziosi e dialogo difficile con gli imprenditori, la sfida per l’Estate 2026 sarà trovare equilibrio tra sviluppo economico, legalità e valorizzazione del territorio.
Ultima modifica il 04/10/2025
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