Ostia, cadavere e degrado in un immobile comunale: il M5s chiede l’intervento urgente del sindaco
Di Maria Grazia Stella il 26/09/2025
Il caso è esploso dopo il ritrovamento di un corpo senza vita in un edificio di via Poggio di Venaco, da tempo occupata abusivamente. I consiglieri pentastellati: “Situazione insostenibile, il sindaco intervenga subito”
Ostia (Rm) – Un cadavere abbandonato per giorni, rifiuti, escrementi e degrado diffuso. E’ questo lo scenario che i residenti di via Poggio di Venaco, a Ostia Levante, denunciano da tempo e che ora, dopo il ritrovamento del corpo senza vita di un uomo all’interno di un immobile comunale occupato abusivamente, è esploso in tutta la sua drammaticità.
L'edificio, lasciata nell’abbandono, è oggi ridotto a una discarica a cielo aperto, fonte di forti esalazioni, rischio igienico-sanitario e allarme per la sicurezza pubblica. Una situazione che, secondo i consiglieri del Movimento 5 Stelle del Municipio Roma X, richiede un intervento immediato del Campidoglio.
Il rinvenimento del cadavere e l’allarme sanitario
Il corpo, rimasto per giorni all’interno della struttura prima di essere scoperto, ha provocato un forte shock tra i residenti. Non solo per la tragedia in sé, ma anche per le conseguenze sul piano della salute pubblica: possibili contaminazioni, infezioni e proliferazione di agenti patogeni.
“Questa vicenda – spiegano i consiglieri pentastellati – ha reso evidente quanto l’immobile rappresenti un pericolo concreto per chi vive nella zona”.
La responsabilità del sindaco
Il M5s ricorda che, in base al Testo Unico degli Enti Locali (art. 50 e 54 del D. Lgs. 267/2000), il sindaco ha la responsabilità diretta di garantire l’ordine, la sicurezza urbana e la tutela dell’incolumità pubblica.
“Non è più accettabile – incalzano i consiglieri – che i cittadini di via Poggio di Venaco siano costretti a convivere in simili condizioni. Il sindaco assuma fino in fondo le proprie responsabilità e intervenga subito”.
Le richieste del M5s
Il gruppo consiliare del Municipio X chiede al primo cittadino di disporre con urgenza:
• la bonifica e sanificazione radicale dell’immobile e delle aree verdi circostanti;
• la rimozione dei rifiuti e di ogni fonte di contaminazione;
• il ripristino di condizioni minime di igiene e sicurezza, restituendo decoro e vivibilità al quartiere.
“Serve un’azione rapida e risolutiva – concludono i consiglieri Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti –. I cittadini non possono più pagare sulla propria pelle l’inerzia delle istituzioni”.

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