Il soccorso, reso complicato dalle pessime condizioni meteomarine, è stato condotto con estrema professionalità dai militari che hanno raggiunto un’imbarcazione a vela e motore in avaria a mezzo miglio dalle scogliere di Focene. La cronaca del coraggioso salvataggio della guardia costiera

Fiumicino (Rm) – Onde alte fino a quattro metri, burrasca e venti a 70 km orari. E un’imbarcazione con a bordo cinque persone, in avaria nella notte, in grandissima difficoltà con il maltempo che da ieri sta sferzando il litorale romano.

La cronaca del coraggioso salvataggio da parte della guardia costiera di Roma Fiumicino. 

La richiesta al 1530 e l’intervento della guardia costiera

Secondo quanto si apprende, la guardia costiera capitolina è intervenuta nella serata di sabato 7 dicembre quando alle 20.10 - al numero per le emergenze in mare 1530 – è giunta una richiesta di assistenza da parte degli occupanti dell’imbarcazione a vela e motore Seppia, in avaria e completo black out, in balia del vento molto forte a circa mezzo miglio dalle scogliere di Focene e a 3 miglia a nord dal porto di Fiumicino.
Durante la fase di allestimento della motovedetta Cp 831, subito allertata, la situazione meteorologica è inoltre peggiorata velocemente per cui l’unità navale si è trovata a operare con un mare già diventato molto mosso.

La tempesta durante i soccorsi e l’invio di un rimorchiatore a supporto della motovedetta

Nel frattempo la motovedetta, raggiunta l’imbarcazione Seppia, le ha fornito assistenza per poter raggiungere il porto più vicino, ossia quello di Fiumicino, ma purtroppo in quel tratto di mare si è scatenata una vera e propria tempesta. Venti a 70 km orari, onde fino a 4 metri, violento temporale e visibilità scarsa. Dalla sala operativa della Guardia Costiera di Roma, si è pertanto disposto l’invio urgente di un rimorchiatore a supporto, anche per cercare di riparare lo specchio acqueo in cui tentare un non facile trasbordo degli occupanti dalla Seppia alla motovedetta della capitaneria.

La bufera e il difficile trasbordo dei cinque occupanti dalla Seppia alla motovedetta

Via via che i minuti trascorrevano le condizioni del tempo e del mare continuavano ad essere pessime con conseguente impossibilità di trasbordare i cinque malcapitati occupanti direttamente dalla Seppia alla motovedetta. E’ stato così deciso di mettere in mare delle zattere dove sistemare i naufraghi e successivamente issarli a bordo.

Il soccorso ai naufraghi issati a bordo della zattera grazie al coraggio dell’equipaggio della Cp831

La Cp 831 ha messo in mare una prima zattera, ma le onde altissime l’hanno resa non utilizzabile. Dopo un ulteriore avvicinamento del rimorchiatore alle unità coinvolte nelle operazioni, i militari sono riusciti a fornire un miracoloso riparo e grazie al coraggio dell’equipaggio della Cp 831, che operava letteralmente tra le onde, sono riusciti ad accostare all’imbarcazione in avaria una seconda zattera dove sono saliti tutti i naufraghi, in seguito issati a bordo del mezzo. 

Pronto a decollare l’elicottero del soccorso aero-marittimo da Pratica di Mare

La perizia e l’esperienza dell’equipaggio hanno impedito di dover ricorrere all’ultima chance, ovvero il soccorso dall’alto. Le condizioni meteorologiche erano infatti così al limite che le sale operative della Guardia Costiera di Roma e Civitavecchia, dopo aver avvisato la Centrale operativa nazionale, erano pronte a far intervenire l’elicottero del soccorso aero-marittimo di Pratica di Mare per un recupero dall’alto. Ma per fortuna non c’è stato bisogno di ricorrere a quello che avrebbe potuto essere l’ultimo tentativo di soccorso.

L’intervento concluso a notte fonda

L’intervento, molto complesso che ha richiesto l’abilità e la professionalità dei militari, è stato completato durante la notte: i mezzi impiegati in mare sono infatti rientrati dopo la mezzanotte e mezza.

Il coraggio e la preparazione degli equipaggi

Il soccorso ha posto in rilievo il grande coraggio e l’ottima preparazione nautica di tutti gli equipaggi impiegati, che hanno salvato la vita ai cinque occupanti l’imbarcazione. Adesso la Seppia si trova alla deriva e per questo motivo è stato emesso un avviso urgente ai naviganti.

Le raccomandazioni della capitaneria di porto

La capitaneria di porto “torna a raccomandare caldamente di non ‘prendere il mare’ quando sono previste condizioni meteorologiche in peggioramento e di controllare sempre la perfetta efficienza di scafo, motore e dotazioni di bordo”.