I Carabinieri di Torrimpietra hanno identificato il presunto responsabile dell’incendio doloso avvenuto a marzo

Torrimpietra (Rm) – E' accaduto tutto in una notte di fine marzo. Una fiammata improvvisa, il crepitio del fuoco che divora la carrozzeria, il bagliore arancione che squarcia il buio di una strada silenziosa a Torrimpietra. Quando i vigili del fuoco e i carabinieri arrivano sul posto, l’auto – una utilitaria appartenente a una donna della zona – è già quasi completamente distrutta.
Da allora, dietro quel rogo rimasto per settimane senza un nome, è cominciato un paziente lavoro d’indagine.

L’indagine

A distanza di mesi, i Carabinieri della Stazione di Torrimpietra, dopo un’accurata analisi delle telecamere di videosorveglianza e dei tabulati telefonici, sono riusciti a ricomporre il mosaico.
Il sospetto – un 21enne di Ladispoli, incensurato – è stato denunciato a piede libero con l’accusa di incendio doloso.
Secondo gli investigatori, il giovane avrebbe agito per vendetta o per intimidazione, colpendo la proprietaria del veicolo non per un contenzioso diretto, ma per un debito legato all’acquisto di sostanze stupefacenti contratto da un suo familiare.

Il movente

Una ritorsione, dunque. Una “lezione”, forse,, consumata nel silenzio della notte e affidata alle fiamme.
Un gesto impulsivo, ma pianificato, come mostrerebbero le immagini recuperate e le tracce lasciate dai cellulari.
Un episodio che – sottolineano i Carabinieri – testimonia come dinamiche criminali e logiche di intimidazione possano insinuarsi anche in contesti apparentemente tranquilli come la provincia romana.

La precisazione

Al momento, il giovane è solo indagato.

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, e il 21enne deve considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna, in ossequio al principio di presunzione di innocenza.

Un segnale d’allarme

L’episodio riaccende i riflettori sul crescente disagio giovanile legato al consumo di droga e sulle forme di microcriminalità che ne derivano, spesso ai margini dei piccoli centri.