Fiumicino celebra Sant’Ippolito, Patrono della città
Di Maria Grazia Stella il 06/10/2025
Fede, comunità e tradizione nella Basilica paleocristiana. Il sindaco Baccini: “Un momento di unione e riflessione per tutti”
Fiumicino (Rm) – Una giornata di raccoglimento e partecipazione quella di domenica 5 ottobre, quando la comunità di Fiumicino si è riunita per celebrare Sant’Ippolito Martire, patrono della città. Un appuntamento sentito, che ogni anno rinnova il legame profondo tra fede, storia e identità locale.
La cerimonia nella Basilica paleocristiana
La celebrazione solenne si è svolta nella suggestiva Basilica paleocristiana di Sant’Ippolito, in via Col Moschin, alla presenza del sindaco Mario Baccini, delle autorità civili e militari, e di numerosi cittadini.
Nel suo intervento, il primo cittadino ha sottolineato il valore spirituale e civile della ricorrenza:
“La festa di Sant'Ippolito Martire, una delle figure più affascinanti del cristianesimo delle origini, rappresenta un momento di unione e riflessione per tutta la comunità. E’ l’occasione per rinnovare i valori della fede, della solidarietà e della pace — principi che devono guidare la nostra convivenza civile e l’impegno quotidiano. Sant'Ippolito resta un simbolo di perseveranza e di legame con la nostra storia, un esempio di coerenza e dedizione che continua a ispirare la vita spirituale e civile di Fiumicino”.
Il rito e la processione
La Messa è stata officiata da monsignor Gianrico Ruzza, Vescovo della Diocesi di Porto–Santa Rufina, che nell’omelia ha richiamato il significato universale della fede, del sacrificio e della speranza incarnati dal Santo Patrono.
Al termine della celebrazione, una processione solenne con le reliquie di Sant’Ippolito ha attraversato via Redipuglia fino al sagrato della parrocchia Santa Maria Madre della Divina Provvidenza, dove si è tenuta una Messa all’aperto, tra canti, preghiere e la partecipazione commossa dei fedeli.
“Una fede viva che diventa carità”
Nel corso della sua omelia conclusiva, monsignor Ruzza ha invitato la comunità a non vivere la fede come un concetto astratto, ma come un impegno concreto fatto di carità, amore e dono di sé, sull’esempio di Sant’Ippolito, che visse la propria conversione con fedeltà al Vangelo fino al martirio.
“Il suo esempio — ha ricordato il Vescovo — è più che mai attuale in un mondo attraversato da paure e divisioni. Siamo chiamati a reagire alle difficoltà con la forza della pace, della compassione e della speranza: questa è la missione che Sant’Ippolito ci affida ancora oggi”.
La giornata si è conclusa tra applausi e preghiere, con la comunità fiumicinese unita nel segno della memoria e della fede, rinnovando una tradizione che continua a custodire l’anima più autentica del territorio.
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