“Nelle località di Prataroni, Tragliata, Tragliatella e Testa di Lepre – Sant’Antonio si afferma che le reti idriche di queste zone sono di proprietà di Arsial e che l’Agenzia avrebbe rifiutato di garantirne il servizio”

Fiumicino (Rm) – Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Presidente di Arsial, Massimiliano Raffa, indirizzata al sindaco di Fiumicino Mario Baccini in merito all’ordinanza e ai documenti diffusi dal Comune di Fiumicino sull’emergenza idrica che si registra nelle località di Prataroni, Tragliata, Tragliatella e Testa di Lepre – Sant’Antonio del territorio comunale:

La lettera 

“Egregio Signor Sindaco Baccini,

la presente prende spunto dall’ordinanza contingibile e urgente emanata il 31 luglio scorso e dai relativi comunicati diffusi dal Comune di Fiumicino.

In tali documenti, che richiamano le segnalazioni di carenza idrica nelle località di Prataroni, Tragliata, Tragliatella e Testa di Lepre – Sant’Antonio, si afferma che le reti idriche di queste zone sono di proprietà di ARSIAL e che l’Agenzia avrebbe rifiutato di garantirne il servizio, appellandosi a un presunto trasferimento automatico di titolarità.

Da oltre trent’anni, ARSIAL ha assicurato e assicura la sub-distribuzione idrica in quelle aree, in via ordinaria e straordinaria, pur non avendo l’Agenzia un obbligo normativo in tal senso, con conseguente assunzione di oneri finanziari e organizzativi non indifferenti.

Oggi, la trasformazione di quei territori da rurali a zone urbanizzate e l’evoluzione della normativa nazionale e regionale impongono una ridefinizione delle competenze.

Recentemente, peraltro, è stata emanata la Legge Regionale n. 20/2024, che prevede, con la tempistica ivi indicata, il trasferimento in proprietà da parte dell’Agenzia degli acquedotti ai Comuni, i quali perfezionano il trasferimento con atti formali per il successivo affidamento in concessione d’uso gratuito al gestore del servizio idrico integrato dell’ambito territoriale di riferimento.

ARSIAL, contrariamente a quanto si legge nell’ordinanza in oggetto, ha provveduto a trasmettere la documentazione necessaria per il trasferimento (a titolo esemplificativo e non esaustivo: il Decreto di Esproprio, in virtù del quale ARSIAL, già ERSAL, già Ente Maremma, è divenuta proprietaria delle reti).

È necessario rilevare che, fino a quando gli atti di trasferimento non saranno sottoscritti, ARSIAL mantiene soltanto la mera titolarità delle infrastrutture, non potendosi sostituire alle Amministrazioni competenti nella gestione del servizio idrico.

Al fine di realizzare il trasferimento delle reti, come già esposto, è stato avviato da tempo, con spirito di collaborazione, il relativo percorso, mettendo a disposizione dei tecnici comunali tutta la documentazione tecnica necessaria.

È doveroso far presente che ARSIAL, indipendentemente dal trasferimento delle reti, si è fatta sempre carico — in passato ed anche recentemente — delle problematiche legate all’assenza di acqua in caso di guasti o malfunzionamenti della rete, ma non può certo intervenire in caso di carenza d’acqua dovuta a un uso non consono. Al riguardo, nonostante l’Agenzia abbia assicurato il proprio intervento, con varie note, in caso di guasti o malfunzionamenti, si rimane “stupiti”, per usare un eufemismo, dell’imposizione — come disposto nell’ordinanza in oggetto — del ripristino della fornitura entro sette giorni, oltre alla minaccia di interventi sostitutivi con successivo addebito dei costi all’Agenzia.

Contrariamente a quanto riportato, la posizione assunta dall’Agenzia non è dettata dalla volontà di sottrarsi a oneri e responsabilità, bensì dal rispetto del quadro normativo e dal dovere di pervenire, nell’interesse dei cittadini residenti, a una gestione secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, al fine di assicurare la tutela dell’ambiente e del territorio, prevedendo forme di garanzia per i consumatori e per la qualità dei servizi.

Tale tutela e qualità di gestione possono essere garantite ai cittadini residenti nel territorio comunale soltanto affidando la gestione al Servizio Idrico Integrato, come disposto dalla normativa nazionale (cfr. D.Lgs. 152/2006) e regionale, affidamento in concessione che compete al Comune.

Dispiace, dunque, constatare che, invece di riconoscere l’attività svolta da ARSIAL — con i conseguenti e gravosi oneri finanziari — e la disponibilità manifestata per realizzare il trasferimento delle reti, l’Agenzia venga additata come inadempiente.

Pur comprendendo e condividendo la preoccupazione per il disagio dei cittadini — essendo l’acqua un diritto fondamentale, costituzionalmente garantito — non è accettabile una ricostruzione non corrispondente alla realtà dei fatti e della normativa.

In conclusione, sulla base della normativa sopra citata, si ribadisce nuovamente che ARSIAL non è deputata alla gestione degli acquedotti, avendo perso, peraltro, i territori su cui insistono gli acquedotti il carattere di ruralità.

Nonostante ciò, si conferma la volontà di ARSIAL di concludere nel più breve tempo possibile il percorso di trasferimento e di offrire ogni supporto tecnico necessario, al fine di garantire la continuità del servizio.

Si auspica, pertanto, che — abbandonando prese di posizione sterili — si possa tornare a lavorare in modo sinergico e costruttivo, nell’interesse dei cittadini di Fiumicino.

Restando a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, si porgono distinti saluti.

Massimiliano Raffa”