Il pub di via di San Quiriaco 1 è stato chiuso in maniera preventiva lo scorso venerdì. La raccolta firme avrà luogo domani, martedì 13 maggio, all’esterno di Casa Clandestina

Ostia (Rm) – Al via martedì 13 maggio, dalle 9 fino alle 21, all’esterno della Casa Clandestina di Ostia la raccolta firme per far riaprire il pub di via di San Quiriaco 1. Casa Clandestina, però, sin dalla sua nascita si propone di essere, e lo è, più di un pub, bensì un luogo di ritrovo per tutti, uno spazio aperto dove studiare, ritrovarsi, stare insieme mangiando qualcosa. La notizia della chiusura ha suscitato stupore tra i frequentatori, e non solo. 

La chiusura preventiva di Casa Clandestina 

Per la Casa Clandestina è stata disposta venerdì scorso la chiusura preventiva per disturbo alla quiete pubblica, ossia senza che sia stato commesso alcun reato”, dichiara Diego Gianella, tra i fondatori della struttura. “Sono state ore intense in cui non abbiamo voluto esprimerci senza prima esserci informati. Ci stiamo muovendo già legalmente ed ora abbiamo bisogno del vostro aiuto. – spiega in un post su Facebook - Siamo stati chiusi in maniera preventiva, non abbiamo commesso alcun reato, siamo in piena regola ed è facilmente dimostrabile nei 700 controlli ricevuti”.

La denuncia per stalking commerciale, procurato allarme e calunnia per falsa testimonianza

“Siamo perseguitati, abbiamo fatto svariate denunce tra cui Stalking commerciale, procurato allarme e calunnia per falsa testimonianza. La mia macchina meno di un mese fa è stata distrutta, negli anni abbiamo ricevuto lettere minatorie, scritte su serrande e muri, ci hanno dato fuoco per mezzo di ordigni. Ci hanno perfino ficcato sotto con la macchina, storia vera -Siamo tanti lavoratori che ora sono a casa, senza poter lavorare. Ci sono centinaia di persone che hanno perso un luogo importante dove poter studiare e lavorare. Dove incontrarsi e poter stare senza obblighi economici. Un posto sano e senza tempo. Cosa dobbiamo fare? Chi ci tutela? Noi crediamo che la Casa Clandestina vada tutelata e sia un valore aggiunto nonché culturale per il territorio” prosegue. 

Casa Clandestina ha avuto 700 controlli

Diteci un locale che abbia subito 700 controlli e questo accanimento. Cosa abbiamo fatto di male? Inoltre ci tengo a precisare che la Casa Clandestina si trova sotto un locale Commerciale, più precisamente un B&B, dove gli stessi sono assidui clienti, sono frequentatori della Casa.  Le strade vengono regolarmente pulite e controllate da noi anche se non è compito nostro. Allora che facciamo? chiudiamo il fast food del pontile perché la strada è piena di carte? Se rimane qualche bicchiere noi comunque puliamo. Anzi tagliamo anche l’erba e puliamo il parchetto vicino. Abbiamo riqualificato – sottolinea Diego Gianella - via dei Fabbri Navali con delle opere d’arte. Quella via era una latrina ed ora è un museo”.

“Ma disturbo della quiete pubblica di cosa? Preventivo poi? Siamo stanchi di rimanere in silenzio e stavolta abbiamo bisogno di tutto il vostro aiuto con una semplice firma.  Vi aspettiamo martedì, per firmare e chiarire lo stalking che stiamo subendo da anni senza sosta. Spiegheremo tutto l’accaduto anche meglio. – e aggiunge in un post scriptum - La raccolta firme sarà un momento di tranquillità senza creare eccessivi assembramenti. Grazie mille, se volete aiutarci questo è il momento” conclude Diego Gianella.