La Guardia Costiera di Civitavecchia ha scoperto gravi violazioni nelle etichette e nella conservazione dei prodotti ittici. Tre sanzioni per un totale di 5.000 euro

Ladispoli (Rm) – Maxi sequestro di pesce a Ladispoli. Nella giornata di giovedì 25 settembre, il personale specializzato della Guardia Costiera di Civitavecchia ha effettuato una serie di controlli in pescherie e punti vendita della città, con l’obiettivo di garantire la tutela dei consumatori e il rispetto delle norme della filiera ittica.

Etichette mancanti e 35 kg di prodotto sequestrato

Nel corso delle verifiche, i militari hanno riscontrato irregolarità in una rivendita di pesce, dove i prodotti erano privi della corretta etichettatura, indispensabile per fornire al cliente informazioni su provenienza e tracciabilità.

E’ scattato così il sequestro di oltre 35 kg di pesce, crostacei e frutti di mare. Dopo il via libera della Asl, il prodotto sequestrato è stato devoluto in beneficenza a un’associazione caritatevole del territorio.

Nel supermercato scoperti 150 kg di pesce conservato male

Le ispezioni sono poi proseguite in un importante supermercato cittadino, dove sono stati rinvenuti più di 150 kg di pesce conservato ed esposto in violazione delle norme sull’igiene alimentare (Haccp) e, in parte, privo delle etichette obbligatorie.

Accertata anche l’interruzione della “catena del freddo”, i militari – con il supporto del personale Asl – hanno disposto il sequestro immediato del prodotto per impedirne la commercializzazione e tutelare così la salute dei consumatori.

Sanzioni e bilancio dell’operazione

Complessivamente sono state elevate tre sanzioni amministrative per un totale di 5.000 euro.
“L’operazione rientra nel più ampio impegno che la Direzione Marittima del Lazio porta avanti tutto l’anno – ha dichiarato il Capitano di Vascello Michele Castaldocon l’obiettivo di proteggere le risorse del mare e garantire la sicurezza del cittadino”.