Appalti pilotati, revoca di gare pubbliche, violenze legate al racket dei parcheggi: i casi che hanno messo sotto i riflettori il comune tirrenico

Fiumicino (Rm) – L’inchiesta della Guardia di Finanza sugli appalti pilotati scuote nel profondo la politica e le istituzioni del litorale romano. L’indagine, coordinata dalla Procura di Civitavecchia, ha già portato a misure cautelari nei confronti di assessori, funzionari comunali e imprenditori, rivelando un presunto sistema di relazioni e favoritismi nella gestione degli appalti pubblici.

Tra gli indagati figura ora anche il sindaco Mario Baccini, che lunedì 8 settembre sarà ascoltato dai magistrati, guidati dal pm Alberto Liguori. Ad accompagnarlo ci sarà il suo legale, che ha confermato la volontà del primo cittadino di collaborare e chiarire la propria posizione.

Una vicenda che si inserisce in un contesto già fragile

Il nome di Fiumicino non sarebbe dunque nuovo alle cronache giudiziarie. Negli ultimi mesi, la città è stata al centro di diversi episodi che hanno sollevato interrogativi sulla tenuta della legalità nel territorio, come denunciato dal senatore Walter Verini, segretario della Commissione Giustizia e capogruppo Pd in Antimafia: "Tra questi la revoca di un appalto per un asilo nido a una ditta destinataria di interdittiva antimafia; il pestaggio di un esponente pubblico locale, che aveva denunciato il racket dei parcheggiatori abusivi; indagini e misure restrittive che hanno colpito esponenti della giunta comunale, oggi aggravate dal coinvolgimento del sindaco stesso e del suo capo di gabinetto, Riccardo Graziano".

Verini (Pd): “Un territorio sotto la pressione delle mafie”

“Quello che sta accadendo a Fiumicino è gravissimo. - sottolinea il senatore Verini - La città è da mesi sotto i riflettori per commistioni, infiltrazioni e vicende inquietanti. Ora anche il sindaco e il suo capo di gabinetto, che ricoprono ruoli apicali nell’Ente Nazionale per il Microcredito, si trovano coinvolti in questa indagine. In un’area come il litorale laziale, dove la presenza delle mafie è diffusa e radicata, non possiamo abbassare la guardia. È necessario fare chiarezza e rafforzare gli strumenti di prevenzione e contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata. Invece – aggiunge Verini – questo Governo sta indebolendo norme e presidi fondamentali, proprio mentre servirebbe più rigore”.

Le prossime tappe

Il sindaco Baccini dovrà quindi chiarire la propria posizione di fronte ai magistrati. L’indagine è tuttora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi, anche in considerazione della complessità del quadro emerso e della rete di rapporti che gli inquirenti stanno ricostruendo.

Presunzione di innocenza

E’  importante sottolineare che la notifica di un avviso di garanzia non equivale a una condanna. Nel sistema penale italiano vige il principio della presunzione di innocenza, sancito dall’articolo 27 della Costituzione e dalla direttiva europea n. 343 del 2016, recepita in Italia con la legge n. 53 del 2021: nessuna persona può essere considerata colpevole fino a sentenza definitiva.