Il sostegno alle azioni di Mdf, che opera nelle zone di guerra e dove c’è conflitto, è possibile soltanto grazie alle donazioni di tanti volontari. Finanziati nel 2024 cinque progetti grazie a 172.000 persone

Fiumicino (Rm) - Flash mob nella giornata di ieri, martedì 20 maggio, all'aeroporto di Fiumicino sulle note di Battiato per Medici senza Frontiere, l’organizzazione che promuove interventi in favore delle vittime di guerre o catastrofi naturali.

Le drammatiche storie raccolte da Medici senza frontiere

Tra le storie di cura c'è quella di Riyad, un bambino di 18 mesi colpito al petto da un proiettile vagante mentre dormiva, una delle tante vittime del conflitto che da due anni sconvolge il Sudan, dove il 60% della popolazione necessita di assistenza umanitaria e oltre il 70% delle strutture sanitarie nelle aree colpite sono chiuse o poco funzionanti. O la vicenda di una ragazza di 23 anni che ha perso le figlie piccole, il marito e non ha più un piede, come la maggior parte delle persone a Gaza che hanno subito mutilazioni o amputazioni agli arti e ustioni gravi a causa del conflitto.

Il sostegno alle azioni di Medici senza frontiere nelle zone di guerra

Qualsiasi azione di Msf - la gestione di ospedali in aree di conflitto, una campagna di vaccinazione condotta nelle zone più impervie della foresta congolese, la fornitura di beni essenziali dopo una calamità naturale come il terremoto in Myanmar - è "possibile solo grazie alle donazioni di tanti donatori e donatrici che rappresentano il 100% dei fondi raccolti da Msf in Italia, anche attraverso il 5x1000", è stato sottolineato. 

Cinque progetti grazie alle donazioni di oltre 172.000 persone 


Nel 2024, grazie ai fondi ricevuti attraverso le scelte di oltre 172.000 persone, Msf è riuscita a finanziare cinque importanti progetti di medio-lungo termine in Afghanistan, Mali, Nigeria, Yemen e Iraq, supportando ospedali, sviluppando programmi di nutrizione e fornendo assistenza medico-sanitaria di base e post-conflitto.