Martedì 30 settembre il sit-in organizzato da Donne per la Sicurezza in via Redipuglia angolo via Mario Giuliano, luogo dell’investimento. I carabinieri della Compagnia di Ostia, coordinati dalla Procura di Civitavecchia, indagano sul caso. Lunedì l’autopsia presso l’Istituto di Medicina Legale del Verano

Fiumicino (Rm) – Martedì 30 settembre, alle 19.30, in via Redipuglia angolo via Mario Giuliano, si terrà una fiaccolata con sit-in in memoria di Simona Bortoletto, la 34enne travolta e uccisa il 23 settembre da un’auto guidata da un amico. L’iniziativa, promossa dall’associazione Donne per la Sicurezza, vuole lanciare un messaggio forte: chiedere verità e giustizia per una vita spezzata troppo presto.

L’incidente e le indagini

La tragedia è avvenuta in via Redipuglia. Simona camminava insieme al figlio Alessandro, 8 anni, rimasto illeso ma profondamente scosso, quando una Smart l’ha investita. Alla guida c’era Cristiano Maggetti, coetaneo e collega della donna, con cui poco prima aveva cenato. In auto si trovava anche la figlia di 9 anni dell’uomo.

Maggetti ha raccontato agli inquirenti di essere uscito per comprare sigarette e di essersi fermato subito dopo l’impatto per chiamare i soccorsi. Sul posto sono intervenuti il 118 e la polizia locale.

Due bambini – il figlio di Simona e la figlia di Maggetti – avrebbero così assistito alla drammatica scena e sarebbero stati già ascoltati in audizione protetta alla presenza degli psicologi. Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Ostia, coordinati dalla Procura di Civitavecchia, che non esclude alcuno scenario: incidente o femminicidio?

L’appello delle associazioni

“Simona lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella nostra comunità – spiega Barbara Cerusico, presidente di Donne per la Sicurezza –. Per questo chiediamo ai cittadini, alle istituzioni e alle associazioni di unirsi a noi. La nostra voce vuole sostenere quella di chi chiede chiarezza e giustizia: gli inquirenti devono fare piena luce su questa vicenda nel più breve tempo possibile”.

“Il silenzio e l’indifferenza non possono avere spazio – aggiunge Cerusico –. Invitiamo tutti a partecipare con una candela e con la propria voce, per ribadire che nessuna vita può essere spezzata senza verità”.

I punti oscuri e gli accertamenti

Maggetti è attualmente indagato per omicidio stradale. Dagli esami sarebbe emerso un tasso alcolemico leggermente superiore al limite e la positività ad alcune sostanze stupefacenti. Inoltre l’uomo era sottoposto alla misura del braccialetto elettronico e al divieto di avvicinamento all’ex compagna per maltrattamenti in famiglia.

Secondo alcune ricostruzioni, tra lui e Simona ci sarebbe o ci sarebbe stata in passato una relazione. Il piccolo Alessandro avrebbe riferito di una discussione tra i due durante la cena, ma la dinamica rimane ancora da chiarire.

La Procura ha disposto l’analisi dei tabulati telefonici, la visione delle telecamere della zona e l’ascolto di testimoni.

L’autopsia e il dolore della comunità

Lunedì 29 settembre all’Istituto di Medicina Legale di Roma sarà eseguita l’autopsia, fondamentale per accertare le cause esatte della morte e ricostruire la dinamica dell’investimento.

Nel frattempo, Fiumicino si stringe intorno ai familiari. Amici e conoscenti ricordano Simona come una donna solare, generosa, piena di vita. Il sindaco Mario Baccini ha espresso il cordoglio dell’Amministrazione comunale e la vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore.