Blitz dei carabinieri della Compagnia di Ostia nell’abitazione di un 35enne nuovamente sorpreso con lo stupefacente

Acilia (Rm) - Era già agli arresti domiciliari per detenzione di stupefacenti, ma questo non gli ha impedito di continuare la sua attività. A pochi giorni dal primo sequestro, un 35enne residente ad Acilia è stato nuovamente arrestato dai carabinieri della Compagnia di Ostia, trovato in possesso di altri 5 chili di droga pronti per lo spaccio.

Il controllo a sorpresa e la scoperta

L’operazione è scattata nel tardo pomeriggio del 25 dicembre, giorno di Natale. I militari della Stazione di Acilia si sono presentati presso l’abitazione dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dopo essere stato sorpreso pochi giorni prima con oltre 3 chili di hashish, nascosti in un trolley all’interno dell’appartamento di via Domenico Morelli.

Durante il controllo, l’atteggiamento particolarmente nervoso del 35enne ha insospettito i carabinieri, che hanno deciso di approfondire la verifica. All’interno dell’abitazione, sul tavolo della cucina, sono stati rinvenuti circa 5 chili di hashish e 320 grammi di marijuana, oltre a bilancini e materiale per il confezionamento delle dosi.

La recidiva e il nuovo arresto

Il ritrovamento ha confermato che l’uomo, nonostante fosse già sottoposto a una misura restrittiva, aveva continuato l’attività di spaccio. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e il 35enne è stato nuovamente arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.

Dopo le formalità di rito, l’indagato è stato condotto davanti all’autorità giudiziaria che, valutata la gravità dei fatti e la reiterazione del reato, ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.

Le indagini

L’episodio conferma l’attenzione costante delle forze dell’ordine sul territorio di Acilia, dove proseguono i controlli per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini restano aperte per chiarire eventuali collegamenti con altri canali di approvvigionamento e distribuzione.

Presunzione d'innocenza

Si ricorda che, come previsto dalla legge, l’indagato è da considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.