Porto crocieristico di Fiumicino, M5S (Municipio X): “Il Via positivo non basta, no alle grandi navi”
Di Redazione il 18/12/2025
“Non si tratta di una semplice opera infrastrutturale ma a una scelta che segna in modo irreversibile il futuro del litorale di Fiumicino e di Ostia”
Ostia (Rm) – «Non siamo di fronte a una semplice opera infrastrutturale, ma a una scelta che segna in modo irreversibile il futuro del litorale di Fiumicino e di Ostia».
Così il Movimento 5 Stelle del Municipio Roma X interviene dopo la pubblicazione, da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del decreto di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che dichiara la compatibilità ambientale, paesaggistica e culturale del progetto del porto turistico-crocieristico di Isola Sacra, presentato dalla società Fiumicino Waterfront Srl, partecipata da Royal Caribbean.
«Diciamolo chiaramente: una VIA positiva non rende automaticamente giusta un’opera – sottolinea il M5S –. La Valutazione di Impatto Ambientale è un atto amministrativo, non un giudizio sull’interesse pubblico complessivo e non cancella le gravi criticità ambientali, sociali e territoriali che questo progetto comporta».
Il porto sorgerebbe infatti in un’area fragile, già segnata da erosione costiera e rischio idraulico, in prossimità della foce del Tevere. «Parliamo di un progetto che prevede grandi navi da crociera, dighe foranee e dragaggi continui, in un contesto ulteriormente aggravato dagli effetti della crisi climatica. Il rischio concreto è quello di causare danni irreversibili a un ecosistema già fortemente sotto pressione».
A fronte di questi impatti, secondo il Movimento 5 Stelle municipale i benefici per la comunità locale risultano «incerti e limitati». «Il modello crocieristico concentra i profitti su pochi soggetti privati e lascia sul territorio traffico, inquinamento e perdita di qualità della vita. Questo non è sviluppo sostenibile, ma un modello estrattivo».
Sul progetto pesano anche forti criticità legate al metodo seguito finora. «Un’infrastruttura nata come porto turistico e trasformata progressivamente in hub crocieristico, senza un reale riesame complessivo e senza un vero coinvolgimento della cittadinanza. Con concessioni di lunghissima durata su beni pubblici e un iter che, pur formalmente autorizzato, resta politicamente fragile».
In questo contesto assume particolare rilievo quanto avvenuto ieri, mercoledì 17 dicembre, nel corso del consiglio tematico del X Municipio, dedicato proprio al progetto di realizzazione del nuovo porto crocieristico di Fiumicino. L’aula, a maggioranza, ha ribadito la propria contrarietà alla realizzazione del porto con le grandi navi, confermando una posizione già espressa in più occasioni dal Movimento 5 Stelle e dal territorio.
«La città reagisce – evidenzia il M5S –. Comitati, associazioni, cittadini e ora anche un’istituzione municipale esprimono un dissenso forte e continuo. Non è un dettaglio, ma il segnale evidente di una frattura tra le decisioni assunte a livello centrale e le esigenze del territorio».
«Per queste ragioni – concludono i consiglieri M5S del municipio Roma X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti – questo porto, così com’è, non risponde all’interesse generale. Proponiamo un’alternativa concreta: fermare la trasformazione crocieristica del progetto ed escludere le grandi navi; investire in difesa della costa, rinaturalizzazione e sicurezza idraulica; puntare su un porto leggero e compatibile, al servizio della nautica locale e della comunità; sviluppare un modello fondato su turismo sostenibile, lavoro stabile ed economia del mare, non sul turismo mordi-e-fuggi».
«Chiediamo inoltre trasparenza e partecipazione reale, perché le autorizzazioni ministeriali non possono sostituire il confronto democratico con i cittadini. La compatibilità amministrativa non basta se manca la compatibilità con il territorio e con la comunità che lo vive. Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi per difendere l’ambiente, il bene pubblico e il futuro di Fiumicino, di Ostia e della costa laziale».
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