Ostia, molotov contro un ristorante per un conto non pagato: arrestato 37enne
Di Maria Grazia Stella il 27/10/2025
L’uomo è accusato di minacce aggravate e detenzione di esplosivi. Operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia
Ostia (Rm) – Si è chiuso questa mattina il cerchio attorno all’autore dell’attentato dinamitardo ai danni del ristorante “Nonna” di Ostia. Dopo mesi di indagini serrate, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 37enne romano, ritenuto responsabile dei reati di minacce aggravate e detenzione illegale di materiale esplosivo.
Secondo quanto emerso, all’origine del gesto ci sarebbe una banale lite per un conto non pagato.
Le esplosioni
Il primo episodio risale alla notte tra il 27 e il 28 giugno scorsi, quando un ordigno rudimentale fu lanciato sotto un’auto parcheggiata davanti al locale, in via di Castel Fusano.
Pochi giorni dopo, l’8 luglio, un’altra deflagrazione scosse il quartiere: una molotov venne scagliata contro la vetrina del ristorante, situato all’incrocio con via dei Pescatori.
Sul posto intervennero gli agenti del X Distretto Lido e della Squadra Mobile di Roma, che rinvennero uno stoppino ancora acceso e i residui di una bottiglia intrisa di benzina.
Le testimonianze e la ricostruzione
Le testimonianze raccolte nelle ore successive si rivelarono decisive: diversi cittadini avevano notato un’auto ferma di fronte al ristorante poco prima dell’esplosione. Il veicolo, in seguito, risultò essere di proprietà dell’indagato.
Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire il movente. Tutto sarebbe cominciato da una cena avvenuta lo scorso mese di maggio, quando il 37enne avrebbe rifiutato di pagare il conto. Dopo una lite accesa con i gestori, questi ultimi avrebbero accettato, subendo, momentaneamente di lasciar correre, riuscendo poi a recuperare la somma dal padre dell’uomo.
Un gesto che, secondo gli inquirenti, l’avrebbe spinto a pianificare una vendetta.
Gli altri episodi e le prove raccolte
Nel corso dei tre mesi successivi, le indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma – hanno permesso di collegare il sospettato anche a un altro incendio doloso, avvenuto il 17 settembre a Ostia, sempre contro un’auto.
Il modus operandi simile, unito alla vicinanza temporale e geografica degli episodi, ha consolidato il quadro accusatorio, consentendo al Giudice per le indagini preliminari di emettere il provvedimento restrittivo.
L’operazione
L’arresto è scattato all’alba di oggi, lunedì 27 ottobre, nel corso di una vasta operazione di polizia che ha visto impiegati oltre cento agenti tra Squadra Mobile, X Distretto Lido di Ostia, Reparto Prevenzione Crimine e Unità cinofile antidroga.
In volo anche droni e un elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato, impegnati nel monitoraggio aereo del territorio.
Durante l’attività, sono state eseguite decine di perquisizioni nei confronti di soggetti legati alla criminalità locale dedita allo spaccio di stupefacenti.
Le garanzie di legge
Si precisa che le evidenze investigative descritte si riferiscono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, per l’indagato vale il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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