Ostia, domani Consiglio straordinario sul femminicidio. Al via la campagna social #anchequestaeviolenza
Di Redazione
Giovedì 23 novembre Consiglio Municipale dedicato al fenomeno dei femminicidi che sembra inarrestabile e in quella occasione la Commissione presieduta dalla consigliera Silvia Fiorucci, insieme alla consigliera Mirella Arcamone, lancerà la campagna social #anchequestaeviolenza per agire sulla questione culturale e riflettere con tutti i cittadini.
Ostia (Rm) - “Omicidio di stato” grida indignata Silvia Fiorucci, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Municipio X riprendendo le parole della sorella di Giulia Cecchettin, la giovane vittima dell'ennesimo brutale femminicidio.
“Giovedì 23 novembre faremo un Consiglio Municipale dedicato al fenomeno dei femminicidi che sembra davvero irrefrenabile, e in quella occasione la mia Commissione lancerà la campagna social #anchequestaeviolenza per agire concretamente sulla questione culturale e riflettere con tutti i cittadini su come alcuni comportamenti poi così innocui non sono. La violenza - prosegue Fiorucci - sino all’estremo atroce del femminicidio, è un modo per farsi padrone della libertà della donna, di sottomettere in modo brutale l’indipendenza del suo desiderio, di togliere alla donna ogni diritto di parola e, dunque, di scelta. Le cause di questi atteggiamenti sono molteplici, di natura culturale, ma anche psicopatologica, e le istituzioni devo mettere in atto azioni concrete sul piano legislativo, culturale-affettivo anche per la presa in carico di soggetti pericolosi per sé stessi e la società”.
“Abbiamo scelto di andare oltre le, seppur importanti, azioni simboliche per dare un nostro ulteriore contributo attraverso; un'azione di valenza culturale ed educativa, che riteniamo fondamentale - dichiara Mirella Arcamone, Presidente della Commissione delle Politiche sociali e abitative - Una campagna social (peraltro, lo strumento preferito dai giovani, ma non solo) è l'ulteriore modo con il quale ci mettiamo la faccia e chiediamo a tutti i cittadini di fare lo stesso. Abbiamo lavorato fin da subito per la costruzione di una comunità tutta educante, perché la presa in carico dei ragazzi da parte di tutti gli adulti è fondamentale per la loro crescita sana ed equilibrata. La questione della violenza sulle donne non si risolve con le sanzioni, ma con un radicale cambiamento culturale del quale tutti dobbiamo essere protagonisti. Questo comincia dalla consapevolezza che parole, gesti, scelte personali, politiche ed economiche non sono mai neutre", conclude la Presidente Arcamone.
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