Secondo quanto si apprende si tratterebbe del lancio di alcuni petardi contro delle abitazioni. Sul posto le forze dell’ordine

Fiumicino (Rm) – Paura nella giornata di ieri, giovedì 13 novembre, a Fiumicino, dove tre violente esplosioni hanno scosso la quiete di via Giovanni Magro, nel centro della città.

Le esplosioni

Le esplosioni sono avvenute a distanza di alcune ore l’una dall’altra, tra il pomeriggio e la serata, in una strada dove sono presenti soltanto delle abitazioni, non degli esercizi commerciali.

A causa dell’esplosione è stato danneggiato un muretto. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. 

Il lancio di petardi

Secondo quanto si apprende, a causare le violente detonazioni sarebbe stato il lancio di alcuni petardi, probabile frutto di una serie di bravate.

Gli inquirenti hanno acquisito le immagini del sistema della videosorveglianza della zona per risalire ai responsabili. 

La rapina alla banca

Resta la paura tra i residenti per l’allarme sicurezza, scattato già nella mattina del 12 novembre per una rapina messa a segno alla filiale della banca Bper di via del Canale 15. Qui un rapinatore solitario, armato di un bastone, ha fatto irruzione all’interno dell’istituto di credito e, minacciando i dipendenti, si è fatto consegnare il contenuto dei cassetti, prima di filarsela.

Indagano gli agenti del commissariato di via Portuense.  

Allarme tra i residenti 

I residenti della zona hanno espresso forte preoccupazione. Le esplosioni hanno interrotto una sera tranquilla, generando panico e costringendo alcuni a uscire di casa per verificare la situazione. Il fatto che l’episodio sia avvenuto in un’area prettamente residenziale aggrava il disagio.

Inoltre, la vicenda si inserisce in un contesto più ampio di allarme sicurezza nel territorio, dove episodi di microcriminalità o atti vandalici sono già oggetto di segnalazioni.

Prossimi passi delle indagini

Le forze dell’ordine proseguiranno con gli accertamenti: rilievi balistici/forensi, verifica del materiale esploso, esame delle telecamere private e comunali e interrogatorio di testimoni. L’obiettivo è identificare i responsabili e verificare se si tratti di pericolosi petardi artigianali o elementi riconducibili ad atti più gravi.

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