Casa della Cultura di Ostia: comitati e associazioni uniti a tutela del progetto
Di Maria Grazia Stella il 27/09/2025
Al consiglio straordinario del 25 settembre i rappresentanti del CAU hanno consegnato in Aula un documento con le richieste per garantire un futuro certo all’immobile di via Calenzana
Ostia (Rm) – Si è svolto giovedì 25 settembre, presso l’aula consiliare “Massimo Di Somma”, a Ostia, il consiglio straordinario dedicato alla realizzazione della Casa della Cultura Gigi Proietti.
La voce dei comitati
All’incontro hanno partecipato tre rappresentanti del CAU – Comitati e Associazioni Unite del Municipio Roma X, realtà che raccoglie numerose associazioni del territorio. Già dallo scorso luglio il gruppo aveva chiesto formalmente l’apertura di un tavolo istituzionale per conoscere l’indirizzo politico sulla destinazione dell’immobile di via Calenzana, ex mercato San Fiorenzo.
A prendere la parola in Aula sono stati Cristina Cau e Manuelpietro Leggeri, giovani attivi nel territorio, insieme a Vincenzo Giojelli.
Le richieste presentate
Nel loro intervento, i rappresentanti del CAU hanno sottolineato la necessità di destinare la struttura a un utilizzo di interesse pubblico e di vincolare i fondi disponibili alla progettualità della Casa della Cultura in tutte le fasi del suo sviluppo.
Al termine, la lettera condivisa e sottoscritta dalle realtà aderenti alla rete è stata letta pubblicamente e consegnata alla presidenza del consiglio municipale affinché venisse acquisita agli atti.
Cultura come bene comune
Particolare interesse è stato dato al ruolo delle nuove generazioni, con la richiesta di spazi a loro dedicati, liberi da strumentalizzazioni e da logiche di appartenenza politica. La cultura, hanno ribadito i giovani delegati, deve restare un terreno di confronto libero e inclusivo, capace di unire realtà anche diverse o divergenti tra loro.
Una rete per il futuro del territorio
I comitati hanno infine ribadito l’importanza di coinvolgere l’intero Municipio X, dal litorale all’entroterra, nella costruzione di un progetto condiviso.
“Il lavoro della rete – hanno spiegato i rappresentanti del CAU – procede a garanzia e tutela di uno spazio che possa contribuire al rilancio del territorio in un’ottica di interesse pubblico. Siamo consapevoli delle difficoltà e delle lungaggini burocratiche, ma non intendiamo arretrare: il futuro dei giovani e della nostra comunità passa anche dalla Casa della Cultura”.

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