Terremoto a Fiumicino: interviene l’ex sindaco Montino
Di Redazione il 12/07/2025
L’ex primo cittadino: “L’attuale sindaco di Fiumicino è in difficoltà, ma quello che è emerso finora dalle indagini della Procura vede che le uniche figure politiche toccate dall'inchiesta appartengono all’attuale giunta, sono suoi assessori e il suo capo di gabinetto: quindi basta gettare fango sulla passata amministrazione”
Fiumicino (Rm) - Sul terremoto che nelle ultime settimane ha scosso il comune di Fiumicino interviene l'ex sindaco Esterino Montino che in una nota spiega che, anche se le indagini della Procura della Repubblica di Civitavecchia indagano dai tempi in cui alla guida della città c'era la sua amministrazione, gli indagati appartengono solo all'attuale governo.
L’ex sindaco: “Non posso tacere rispetto a dichiarazioni che scaricano sulla scorsa giunta fatti accaduti in questi giorni”
“Capisco che l'attuale sindaco di Fiumicino sia in difficoltà, ma cercare di allontanare da sé e dai suoi quello che finora è emerso dalle indagini della Procura provando a buttare fango sull'amministrazione precedente, è un gioco da illusionista che non illude nessuno. – dichiara Montino - Essendo l'ex sindaco e non essendo stato chiamato in causa, fino a questo momento ho ritenuto di rimanere in silenzio e lasciare che fossero le persone che fanno politica in città a intervenire nel dibattito politico, com'è giusto che sia. Ma se sento dichiarazioni come quelle che ho sentito il cui unico obiettivo è scaricare sulla scorsa giunta fatti accaduti in questi giorni, non posso tacere” prosegue.
“Le uniche figure politiche coinvolte nell’inchiesta in corso sono dell’attuale giunta”
“Fiumicino è una grande città, è vero, e lo è diventata grazie a 10 anni di amministrazione lineare e trasparente che l'ha trasformata facendola uscire dall'immaginario delle periferie romane per darle la dignità di città. Da quello che sappiamo, - sottolinea Esterino Montino - le uniche figure politiche toccate dall'inchiesta in corso sono dell'attuale giunta: sono suoi assessori e, addirittura, il suo capo di gabinetto, persone scelte e volute da lui a cui, naturalmente, auguro di chiarire presto la propria posizione. Non quelli precedenti. Di questo il sindaco deve rispondere, se ne è capace, per senso di responsabilità prima di tutto nei confronti delle cittadine e dei cittadini di Fiumicino”.
“La città è allo sbando: tentare ora di infangare ‘quelli di prima’ è una strategia perdente e una retorica imbarazzante”
“Il resto sono tristi acrobazie degne di un circo di quart'ordine infarcite, per di più di falsità. Perché ricordo che la rotazione dei dirigenti noi l'abbiamo fatta due volte, rinnovandone anche alcuni. – continua l’ex sindaco - E che il piano anticorruzione è stato redatto e attuato minuziosamente e scrupolosamente dalle segretarie comunali che si sono succedute durante i 10 anni della mia amministrazione. Sono tutte cose verificabili da chiunque. L'attuale sindaco non si è inventato niente, al massimo prova a copiare con scarsi risultati. Perché quello che mi risulta è che la città è allo sbando, nell'insicurezza e nell'abbandono più totale, e che sta tornando indietro invece di andare avanti. Di questo dovrebbe preoccuparsi l'attuale amministrazione: di mettere in campo interventi concreti per restituire la normalità a Fiumicino che noi abbiamo fatto diventare una grande città e loro stanno affossando. Tentare di infangare ‘quelli di prima’ è una strategia perdente e una retorica imbarazzante” conclude.

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