Ostia, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato costretta a lasciare la sede dopo 30 anni di servizio
Di Redazione il 01/05/2025
Bucci-Mambor (Fi): “L’Anps, così come altre organizzazioni di volontariato e Protezione Civile, rappresenta un presidio di legalità, solidarietà e sicurezza che oggi è abbandonato al proprio destino”
Ostia (Rm) – “Dopo tre decenni di presenza costante, impegno civile e attività di supporto alla cittadinanza, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato (Anps) è costretta a chiudere la propria sede a Ostia. Una decisione sofferta, non frutto di una scelta autonoma, ma imposta dalla totale assenza di supporto da parte dell’amministrazione locale. Non si tratta solo di una non assegnazione di uno spazio fisico: si tratta di un segnale grave, che evidenzia l’incapacità delle istituzioni di riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale delle realtà associative che operano quotidianamente per il bene della collettività. L’Anps, così come altre organizzazioni di volontariato e Protezione Civile, rappresenta un presidio di legalità, solidarietà e sicurezza, che oggi viene abbandonato al proprio destino”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Francesco Bucci Delegato alla Sicurezza e Marco Mambor Delegato al Terzo Settore per Forza Italia Roma.
Bucci-Mambor: “Grave mancanza di attenzione verso chi ha servito lo Stato con onore”
“Emerge una grave mancanza di attenzione verso chi ha servito lo Stato con onore e continua a farlo con spirito di servizio anche in ambito associativo. È una ferita non solo per l’Associazione, ma per tutta la cittadinanza, che si vede privata di un punto di riferimento insostituibile” continuano i due esponenti azzurri.
“Lasciare chiudere un presidio come quello dell’Anps significa voltare le spalle non solo ai volontari ma a tutta la comunità”
“Un sentito ringraziamento va al Presidente Carmelo Macheda e al responsabile operativo Giovanni Lauro che con dedizione, passione e professionalità hanno portato avanti le attività dell’Anps in questi anni. La loro presenza ha rappresentato un baluardo a difesa dei valori di legalità e coesione sociale. È inaccettabile che un’amministrazione, oggi come in passato, dimostri una tale indifferenza verso realtà che incarnano il valore del bene comune. Lasciare andare via un presidio come quello dell’ANPS significa voltare le spalle non solo ai volontari, ma a tutta la comunità. L’auspicio – concludono i due esponenti azzurri - è che questo grido d’allarme non cada nel vuoto e che si apra finalmente una riflessione seria sul ruolo delle associazioni d’arma e di volontariato, che meritano rispetto, ascolto e sostegno concreto”.

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