Omicidio di Fregene, mercoledì i funerali di Stefania Camboni
Di Maria Grazia Stella il 24/06/2025
Domani, 25 giugno, l’ultimo saluto alla 58enne nello Spazio Sacro della pineta. Oggi gli esami dei Ris sui reperti ritrovati nei pressi della villetta del delitto alla presenza dei consulenti di entrambe le parti
Fregene (Rm) – Domani, mercoledì 25 giugno, l’ultimo saluto a Stefania Camboni, la 58enne uccisa con 34 coltellate la notte del 16 maggio scorso nella sua villa di Fregene. La procura di Civitavecchia ha infatti dato l’autorizzazione alla famiglia Camboni-Violoni alla celebrazione dei funerali.
I funerali di Stefania Camboni
Il rito religioso si svolgerà mercoledì 25 giugno, alle ore 11, nello Spazio Sacro della parrocchia di Santa Maria del Riposo al civico 23 di viale Sestri Levante, nella pineta di Fregene.
La decisione della procura di Civitavecchia
A dare notizia è l’avvocato Massimiliano Gabrielli, legale della famiglia Camboni-Violoni, che in un video postato sui social dichiara: “La Procura ha autorizzato la restituzione della salma ai familiari e, dobbiamo dire con grande sensibilità, ha immediatamente riscontrato la volontà dei familiari, autorizzando i carabinieri ad accedere al villino, sottoposto a sequestro, per prelevare l’urna con le ceneri di Giorgio Violoni, deceduto nel 2020, marito di Stefania e padre di Francesco e Jacopo, così che si possa tumulare l’urna insieme alle spoglie di Stefania”.
Il figlio della vittima Francesco Violoni
L’avvocato Massimiliano Gabrielli si sta occupando della difesa di Francesco Violoni, figlio di Stefania Camboni, iscritto nel registro degli indagati – ‘un atto dovuto’ - dallo scorso 19 giugno.
La decisione degli inquirenti arriva dopo il ritrovamento, in un campo incolto tra via Santa Teresa di Gallura e via Agropoli, a un centinaio di metri dal villino della vittima, di un coltello da cucina la cui lama sarebbe compatibile con le ferite inferte alla 58enne, appartenente a un set di cinque che Giada Crescenzi, la nuora di Stefania Camboni, indagata sin dal 16 maggio scorso per l’omicidio, aveva regalato al Violoni, ormai suo ex compagno, e mancante dal ceppo.
Oltre al coltello, i carabinieri della Compagnia di Ostia, hanno rinvenuto una maglietta sporca di sangue, il telefono cellulare della vittima, le chiavi della sua auto e dei guanti in lattice.
Il figlio si è già sottoposto al test salivare per il prelievo del Dna e alla rilevazione delle impronte digitali.
La nuora Giada Crescenzi
Fino all’iscrizione di Francesco Violoni nel registro degli indagati, infatti, l’unica indagata era la 30enne Giada Crescenzi, che avrebbe commesso l’efferato omicidio la notte del 16 maggio, durante la sua assenza per il turno di notte all’aeroporto di Fiumicino, dove l’uomo lavora come guardia giurata.
La 30enne, che è assistita dall’avvocata Anna Maria Anselmi, reclusa nella casa circondariale di Civitavecchia, si è sempre proclamata innocente, estranea al delitto del quale è accusata, ed è ‘fiduciosa nella giustizia’ che la sua innocenza sia provata, anche alla luce delle indagini in corso.
Gli esami dei Ris alla presenza dei consulenti di entrambe le parti
“Proprio oggi, martedì 24 giugno – ricorda Massimiliano Gabrielli - invece all’interno dei laboratori dei Ris di Roma, si stanno svolgendo gli esami dei reperti ritrovati alla presenza dei consulenti di tutte le parti, e quindi anche del nostro consulente generale Luciano Garofano. Per l’estrazione del Dna e delle relative analisi ci vorrà però ancora diverso tempo, ma speriamo comunque di avere già delle prime informazioni e indicazioni dai nostri consulenti nelle prossime ore”.
“Consulente della difesa, ricorda l’avvocata Anna Maria Anselmi, Armando Palmegiani e il suo staff”.
Nella giornata di ieri, lunedì 23 giugno, il magistrato ha annullato il sopralluogo che era stato inizialmente previsto nella villa di via Santa Teresa di Gallura.

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