Petrillo: “Il terreno della Regione Lazio non può continuare a essere concesso per attività circensi con animali: troppo vicino alle abitazioni, senza acqua potabile e inadeguato al benessere degli animali e alla sicurezza dei cittadini”

Fiumicino (RM) – Ancora una volta un circo con animali si è installato nel cuore della città di Fiumicino, tra via del Faro e via Vistola. Una scelta che ha suscitato forte protesta da parte dei residenti e dell’opposizione.

Il consigliere comunale Angelo Petrillo denuncia la presenza di “Tir sui marciapiedi, rumori continui, danni alle strade e animali chiusi in gabbia a pochi centimetri dai cittadini e attività commerciali, in piena violazione dei regolamenti sulla tutela e sui diritti degli animali”.

Terreno: un’area inadeguata

Il terreno – dichiara Petrillo – di proprietà della Regione Lazio, non può continuare a essere concesso per attività circensi con animali: è troppo vicino alle abitazioni, privo di acqua potabile e del tutto inadeguato a garantire il benessere degli animali e la sicurezza dei cittadini. Come vengono abbeverati gli animali? Da dove arriva l’acqua? Dove vengono smaltiti i liquami? È tempo di fare chiarezza e di mettere fine a questa pratica”.

Impatto sulla comunità e sulle infrastrutture

Secondo Petrillo, i residenti rischiano di farsi carico dei costi di danni a marciapiedi e aiuole – invasi da Tir e strutture del tendone – senza che siano previste tutele. “Il Comune deve scegliere terreni appositi per questo tipo di attività, lontano dalle abitazioni”.

Verso controlli e commissione comunale

Chiediamo ora al Comune di Fiumicino e alla Asl di vigilare e controllare che sia rispettata la normativa vigente e, in particolare, il protocollo allegato al nostro regolamento sulla detenzione e tutela degli animali” conclude Petrillo, annunciando di aver richiesto la convocazione di una commissione comunale sull’argomento. 

Un contesto di divieti e regolamentazione

Il Comune di Fiumicino aveva già adottato un divieto generale sulla presenza di circhi con animali poiché considerati forme di spettacolo diseducative.