Il nuovo centro di formazione è ospitato nella sede della Fondazione Roma Litorale di via Maccari a San Giorgio di Acilia, locale confiscato alla malavita e da anni sede di importanti servizi. Il primo corso è quello per tecnico Aba, figura fondamentale per operare su progetti di vita delle persone con disturbo dello spettro autistico

Acilia (Rm) – E’ stato inaugurato ieri, giovedì 8 maggio, nella sede della Fondazione Roma Litorale di via Maccari a San Giorgio di Acilia, locale confiscato alla criminalità organizzata e da anni sede di servizi fondamentali (lì trova infatti vita tra gli altri il dipartimento per l’autismo), il nuovo centro di formazione professionalizzante. Percorso che verrà portato avanti in partnership con Espansione srl, ente leader per la formazione in Italia. 

 

Il primo corso del nuovo centro è quello per tecnico Aba

Il primo corso del nuovo centro è quello per tecnico Aba, figura fondamentale per operare su progetti di vita delle persone con disturbo dello spettro autistico, tenuto dal professor Francesco Di Salle, docente dell’Università di Salerno. 

È per tutti noi motivo di orgoglio – spiega il dottor Stefano Galloni, direttore generale della Fondazione Roma Litorale ente che ogni giorno si occupa di 450 bambini con disabilità del neurosviluppo e malattie rare ampliare le proprie attività in una struttura così importante per noi e il territorio, che in questi ha fornito servizi destinati a persone con fragilità e alle loro famiglie. Con il centro professionalizzante vogliamo dare un’occasione in più ai giovani, ma anche per chi, non più giovane, decide di formarsi non soltanto in area sanitaria, ma in moltissimi altri campi. Partiamo con un argomento a noi caro, l'autismo. Con il corso per tecnico Aba i ragazzi e i professionisti che parteciperanno avranno una formazione vitale per poter operare sui progetti individualizzati per le persone con sindrome dello spettro autistico. Da sempre crediamo che la formazione, la riabilitazione, la parte clinica debbano interloquire in maniera molto stretta. E oggi lo facciamo anche con la ricerca genetica che noi strutturiamo da tempo con AltaMedica, per avere tutti gli strumenti per sostenere le persone e una diagnosi chiara”.