L’imbarcazione si è improvvisamente trovata in difficoltà nello specchio acqueo antistante il Canale dei Pescatori. Intervenuta la capitaneria di porto di Fiumicino

Ostia (Rm) – Momenti di grande apprensione a Ostia nel pomeriggio di martedì 2 dicembre. 

Le condizioni del mare sono improvvisamente peggiorate e un’imbarcazione di 16 metri si è trovata in grande difficoltà. A bordo c’erano due persone che, nel giro di pochi istanti, si sono trovate in una situazione di crescente preoccupazione: uno dei motori aveva smesso di funzionare e il sistema di timoneria dava segni di grave cedimento. L’unità, alla deriva nelle acque antistanti il Canale dei Pescatori, era ormai in balia delle onde.

La chiamata d’emergenza

Alle 15.35, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Fiumicino ha ricevuto la richiesta di aiuto. La voce del comandante, che cercava di mantenere la calma, descriveva una situazione che poteva rapidamente peggiorare: poca possibilità di manovra, mare che cominciava a irrigidirsi e un’imbarcazione che rischiava di perdere completamente il controllo.

La motovedetta parte alla massima velocità

Non c’è stato un attimo di esitazione. Dalla base navale di Fiumicino la motovedetta Sar CP 831 ha mollato gli ormeggi e si è diretta alla massima velocità verso il punto segnalato. In circa quindici minuti, solcando le acque del litorale romano, l’equipaggio ha raggiunto l’imbarcazione in difficoltà.

Una volta sul posto, gli uomini della Guardia Costiera hanno valutato rapidamente la situazione: l’unità era instabile ma non in immediato pericolo di affondare. Il primo intervento è stato quello di rassicurare le due persone a bordo, visibilmente provate dall’imprevisto. Poi, con grande attenzione, è iniziata la manovra di assistenza e scorta verso il Porto Turistico di Roma.

Il rientro in porto e il sollievo finale

La navigazione verso la sicurezza è avvenuta lentamente, quasi in punta di piedi, con la motovedetta che accompagnava l’imbarcazione come un’ombra protettiva. Una volta raggiunti gli ormeggi, la tensione si è sciolta: l’operazione si è conclusa senza alcun danno alle persone a bordo. Solo un grande spavento e la consapevolezza di quanto sia prezioso il lavoro quotidiano della Guardia Costiera.

L’episodio è l’ennesima testimonianza della prontezza operativa degli uomini e delle donne del Corpo, sempre pronti a intervenire per tutelare la vita umana in mare.

Prevenzione: la prima sicurezza

Pur essendo finita nel migliore dei modi, la vicenda ricorda quanto sia importante prevenire situazioni simili. 

La Capitaneria di Porto coglie infatti l’occasione per rinnovare alcuni fondamentali consigli a tutti coloro che solcano il mare, esperti o semplici appassionati:

Controllare le condizioni meteo-marine prima di lasciare gli ormeggi e verificare eventuali avvisi di sicurezza o ordinanze in vigore.

Effettuare un controllo attento dell’imbarcazione: scafo, motori, apparati di bordo e strumentazione devono essere sempre perfettamente funzionanti.

Assicurarsi che le dotazioni di sicurezza siano presenti e adeguate al numero di persone a bordo e al tipo di navigazione prevista.

Il mare è un compagno straordinario, ma richiede rispetto, prudenza e preparazione. E quando qualcosa va storto, la presenza vigile della Guardia Costiera fa la differenza tra un episodio da raccontare e una tragedia sfiorata.