Legambiente: “Trasporto pubblico nel Lazio in forte sofferenza: corse cancellate, ritardi e pendolari in fuga”

Ostia (Rm) – E' un quadro allarmante quello fotografato da Pendolaria 2025, il rapporto annuale di Legambiente che monitora lo stato delle ferrovie regionali italiane. Due linee del Lazio – la Roma-Lido e la Roma Nord Flaminio–Viterbo – conquistano ancora una volta le prime posizioni nella classifica nera delle tratte peggiori del Paese.

La presentazione del dossier si è tenuta mercoledì 17 dicembre nella Sala conferenze della Stazione Termini di Roma, confermando quanto denunciato da pendolari e comitati nel corso dell’anno: nel Lazio il trasporto pubblico locale “continua a mostrare segnali di forte sofferenza”.

Corse soppresse e ritardi: un’emergenza quotidiana

Pendolaria rileva continue interruzioni di servizio sulla Roma-Lido – oggi Metromare – e una situazione definita “drammatica” sulla Roma Nord, dove nei primi dieci mesi del 2025 sono state registrate 8.038 corse soppresse.

Un numero impressionante, che equivale a una media di oltre 26 treni cancellati al giorno.

Pendolari in fuga: persi 150mila utenti in cinque anni

L’altra grande criticità evidenziata dal rapporto è la diminuzione del numero di passeggeri.

Dal 2019 al 2024 i pendolari del Lazio sono passati da 550mila a circa 400mila, con un calo di 150mila utenti.

Una fuga di massa che Legambiente non attribuisce più alla sola pandemia: “Si tratta ormai di una criticità strutturale – osservano all’associazione – dovuta alla crescente sfiducia nella qualità del servizio. Sempre più persone rinunciano al treno e tornano all’auto privata, con conseguenze negative su traffico, ambiente e costi familiari”.

Legambiente: “Situazioni ai limiti dell’indecenza”

Dure le parole dei rappresentanti dell’associazione.

Amedeo Trolese, responsabile mobilità Legambiente Lazio, e Roberto Scacchi, presidente regionale, non usano mezzi termini: “Con Pendolaria continuiamo a registrare due situazioni terribili, ai limiti dell’indecenza, per chi viaggia sulla Roma-Lido e sulla Roma Nord. Blocchi, corse saltate e interruzioni restano all’ordine del giorno”.

Secondo Legambiente, il perdurare di tali inefficienze mina la qualità della vita dei pendolari e rende impossibile una reale transizione ecologica dei trasporti.

L’appello alla Regione: più risorse e investimenti

Alla luce del quadro delineato, l’associazione chiede alla Regione Lazio di incrementare gli stanziamenti per il trasporto pubblico locale, portandoli almeno all’1% del bilancio regionale.

“Aumentare le possibilità di spostamento su ferro – concludono – significa migliorare l’ambiente, la qualità dell’aria e la vita quotidiana, soprattutto delle fasce più fragili della popolazione”.

Un dossier, quello di Pendolaria, che riaccende i riflettori su un problema irrisolto da anni e che richiama istituzioni e gestori a una responsabilità non più rimandabile: restituire ai cittadini un servizio essenziale, dignitoso e affidabile.