Denunce, sequestri e ulteriori indagini dei caschi bianchi. Un altro autocarro bloccato su via Nomentana

Ostia (Rm) – Proseguono senza sosta i controlli della Polizia Locale di Roma Capitale per contrastare l’abbandono indiscriminato e il traffico illecito di rifiuti, pericolosi e non, sull’intero territorio della Capitale.

L’impegno del Nucleo Ambiente Decoro

Gli agenti del Nucleo Ambiente Decoro (Nad), da tempo impegnati in una capillare attività di tutela dell’ambiente e del decoro urbano, stanno intensificando i controlli su tutta la filiera della gestione irregolare dei rifiuti, con particolare attenzione ai settori dell’edilizia, delle officine meccaniche, delle carrozzerie e dei gommisti.

Molte attività, per ridurre i costi di smaltimento, si affidano a soggetti o ditte non autorizzate – i cosiddetti “svuota cantine” – che smaltiscono illecitamente i materiali raccolti, spesso abbandonandoli nelle periferie e contribuendo alla formazione di vere e proprie discariche abusive, spesso oggetto di incendi con gravi conseguenze ambientali.

Scoperti due grossi carichi di rifiuti pericolosi

Nei giorni scorsi, grazie a una serie di posti di controllo mirati e monitoraggi territoriali, il personale del Nad ha intercettato due autocarri carichi di rifiuti speciali trasportati abusivamente, pronti per essere abbandonati o smaltiti illegalmente.

Il fermo a Ostia

Il primo intervento è avvenuto in via della Stazione di Castel Fusano, a Ostia, nel Municipio X.

Le pattuglie del Nad hanno fermato un camion guidato da un giovane imprenditore residente ad Ardea.

All’interno del mezzo è stato rinvenuto un ingente quantitativo di rifiuti speciali pericolosi, provenienti dal settore delle autoriparazioni e autodemolizioni: componenti meccaniche contaminate, pneumatici fuori uso, parti di carrozzeria e residui oleosi.

Tre imprenditori denunciati

Le successive indagini hanno portato a individuare tre titolari di imprese edili, ritenuti responsabili di reiterate operazioni di gestione irregolare di rifiuti speciali, in violazione degli obblighi di legge e con pratiche di concorrenza sleale nei confronti delle aziende che operano nel rispetto delle normative ambientali.

L’intervento su via Nomentana

Un secondo autocarro è stato intercettato su via Nomentana, nei pressi del Grande Raccordo Anulare.
All’interno, gli agenti hanno scoperto circa una tonnellata di rifiuti pericolosi e non, tra cui apparecchiature elettriche ed elettroniche, rottami metallici, plastiche, gomme, legno e materiali contenenti gas ozono-alteranti.

I materiali erano ammassati e parzialmente occultati per eludere i controlli.

Il conducente è stato trovato in possesso di documentazione di trasporto falsificata e incompleta, predisposta per impedire la tracciabilità del carico. Le verifiche hanno permesso di accertare che i rifiuti provenivano da privati e imprese che si erano liberati dei materiali in modo illecito, affidandoli a un soggetto privo di autorizzazioni per il trasporto e lo smaltimento.

Denunce e sequestri

Al termine delle verifiche, entrambi i conducenti – fermati nei due interventi – sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per gestione illecita di rifiuti pericolosi e non pericolosi, in violazione della normativa ambientale.

Sono scattati inoltre il sequestro dei veicoli e dei rifiuti trasportati e il ritiro delle patenti di guida, ai fini della sospensione.

Ulteriori indagini

Le indagini proseguono per risalire ad altri soggetti e imprese coinvolti nel traffico illegale di rifiuti, in particolare nei settori che trattano componenti ad alto impatto ambientale, con l’obiettivo di interrompere la catena dello smaltimento irregolare e tutelare la salute pubblica e l’ambiente.