Ostia e Ponte di Nona, scoperti due maxi-depositi illegali di rifiuti pericolosi: sequestrate 2 tonnellate di batterie al piombo. Tre denunce
Di Maria Grazia Stella il 17/12/2025
Il Nucleo Ambiente Decoro della Polizia Locale smantella due hub clandestini dello smaltimento illecito: dal magazzino di import/export ai cortili di una carrozzeria sul litorale
Ostia (Rm) – Due tonnellate di batterie al piombo, frigoriferi e climatizzatori con gas climalteranti, monitor, televisori e apparecchiature esauste stipati in magazzini improvvisati, privi di qualsiasi autorizzazione.
E' il bilancio delle due ultime operazioni del Nucleo Ambiente Decoro (Nad) della Polizia Locale di Roma Capitale, che ha portato al sequestro di due veri e propri depositi illegali tra Ponte di Nona e Ostia, e alla denuncia di tre persone.
Un’azione che si inserisce nella strategia di contrasto alle filiere clandestine dello smaltimento dei rifiuti pericolosi, “una priorità per la sicurezza ambientale e la salute pubblica”, sottolineano dal Comando generale.
Il furgone fermato: dentro un carico di batterie illegali
L’indagine è partita nella zona est della Capitale, nel VI Municipio, durante un controllo su strada. Gli agenti del Nad hanno intercettato un furgone carico di batterie al piombo esauste e componenti elettronici smontati.
Materiale altamente inquinante, trasportato senza alcuna documentazione.
Il mezzo è stato posto sotto sequestro e il conducente denunciato. Ma il ritrovamento è stato soltanto la punta dell’iceberg.
Il magazzino di Ponte di Nona: frigoriferi, gas climalteranti e tonnellate di batterie
Le verifiche successive hanno condotto gli agenti a un deposito clandestino a Ponte di Nona, riconducibile a un imprenditore dell'import-export nigeriano di 44 anni, già noto per violazioni in materia ambientale.
All’interno del magazzino, perquisito su delega dell’Autorità giudiziaria, gli agenti hanno scoperto oltre 2 tonnellate di batterie al piombo per auto, centinaia di frigoriferi e climatizzatori contenenti gas dannosi per l’atmosfera e una lunga lista di RAEE accatastati senza alcuna protezione: monitor, televisori, ferri da stiro e apparecchiature varie.
Un impianto abusivo a tutti gli effetti, privo di autorizzazioni e potenzialmente pericoloso sia per l’ambiente che per i residenti della zona.
Il 44enne è stato denunciato, mentre il sito e tutto il materiale sono stati sequestrati.
Il secondo blitz a Ostia: una carrozzeria trasformata in discarica a cielo aperto
Nel X Municipio, gli agenti hanno scoperto un’altra situazione critica: dietro una carrozzeria, due titolari italiani avevano allestito un’area di deposito incontrollato dove batterie esauste, apparecchiature elettroniche e scarti di lavorazione venivano accumulati senza alcuna precauzione, direttamente all’aperto.
Anche in questo caso è scattata la denuncia per gestione illecita di rifiuti e il sequestro dell’area.
Sono in corso ulteriori accertamenti su altre possibili irregolarità dell’attività.
Una rete da smantellare
Le due operazioni confermano l’esistenza di una rete di depositi utilizzati come punti di raccolta per rifiuti pericolosi destinati, a volte, all’esportazione illegale o allo smaltimento irregolare.
Un fenomeno che richiede monitoraggio costante e interventi tempestivi perché mette a rischio il territorio e alimenta circuiti criminali legati allo smaltimento illecito.
Le indagini proseguono per ricostruire eventuali collegamenti tra i diversi siti e individuare altri soggetti coinvolti nella filiera clandestina.

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