A finire in manette un marocchino di 24 anni, con precedenti, gravemente indiziato dei reati di atti persecutori, adescamento e violenza sessuale aggravata

Lavinio (Rm) – Una minorenne è stata molestata per oltre un mese alla fermata del bus: scattato un arresto.
A finire in manette un cittadino marocchino di 24 anni, con precedenti, ritenuto, allo stato delle indagini, gravemente indiziato dei reati di atti persecutori, adescamento e violenza sessuale aggravata.

I carabinieri della Stazione di Lavinio, supportati in fase esecutiva dai colleghi della Compagnia di Gallipoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Velletri nei confronti del nordafricano.

Le indagini e la denuncia 

L’attività investigativa ha preso avvio dalla denuncia presentata lo scorso 19 settembre da una ragazza minorenne, accompagnata dalla madre presso la Stazione Carabinieri di Lavinio. La giovane aveva riferito di essere da circa un mese vittima di ripetute molestie nei pressi della stazione ferroviaria di Lavinio, raccontando in particolare di essere riuscita a sottrarsi a un tentativo di bacio e palpeggiamento e, in seguito, a un altro episodio di adescamento avvenuto nelle immediate vicinanze dello scalo.

Il Codice Rosso

Attivato il Codice Rosso, i militari hanno avviato le indagini svolgendo accertamenti territoriali e procedendo a una individuazione fotografica, che hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dell’uomo.

L’identificazione dell’indagato

L’identificazione dell’indagato è stata perfezionata durante un servizio straordinario di controllo del territorio, uno dei numerosi servizi preventivi che la Compagnia Carabinieri di Anzio effettua con costanza nella zona della stazione ferroviaria di Lavinio e nelle aree limitrofe, ritenute particolarmente sensibili sotto il profilo della sicurezza pubblica.

L'arresto

L’ordinanza è stata infine eseguita in provincia di Lecce, dove l’indagato si era recentemente trasferito. L’arrestato è stato successivamente associato alla casa circondariale competente, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Presunzione d'innocenza

Si precisa che, considerato lo stato del procedimento (indagini preliminari), gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.