La Finale Scudetto di pallanuoto serie A1 si svolgerà a Ostia domani, martedì 27 maggio, presso il Polo Natatorio

Ostia (Rm) - Il primo round delle finali dei play off, disputatosi sabato sera nella piscina comunale Nesima di Catania, va con pieno merito all’Ekipe Orizzonte che si aggiudica il match 13-6: una partita inizialmente equilibrata come ci si aspettava ma che le padrone di casa, con un perentorio 5-1 nel terzo break, si aggiudicavano ipotecando il risultato finale.

Finale Scudetto martedì 27 maggio al Centro Federale Freccia Rossa

I play off si disputano su tre match e vincere il primo è un significativo passo avanti ma le romane, nonostante la sconfitta, hanno la possibilità di recuperare martedì 27 maggio, alle 18.30, al Centro Federale Freccia Rossa di Ostia per gara 2.

La Finale Scudetto avrà luogo quindi presso il Polo Natatorio (via delle Quinqueremi 100).

La cronaca della partita

La SIS Roma è stata in gara nelle prime due frazioni, dando subito l’impressione positiva di poter orientare l’incontro in maniera diversa, soprattutto dopo la splendida “sciarpa” di Agnese Cocchiere che dopo una manciata di secondi portava in vantaggio le romane.

L’Ekipe colpita a freddo reagiva d’istinto e trovava un rigore che Halligan trasformava. Al 3’40” Izabella Chiappini aveva l’occasione per riportare avanti le romane con un rigore guadagnato da una scatenata Cocchiere. L’esecuzione violentissima di Chiappini sfiorava il pelo dell’acqua e si impennava oltre la traversa. 

Il vantaggio era però rimandato di poco ed era ancora Cocchiere che con una beduina trovava il goal. 

Il Catania rinserrava le fila e tornava sotto con orgoglio, la Hallighan, tra le protagoniste della sfida, siglava il pari e Leone a 59” dal termine portava in vantaggio il Catania.

Fino a questo momento la SIS dava l’impressione di resistere ma sul rendimento pesava il doppio fallo attribuito a Chiara Ranalli, costretta poi ad uscire per una terza infrazione all’inizio del terzo tempo, la capo cannoniere del campionato con 57 reti, la squadra di Capanna non trovava più sbocchi importanti al suo gioco, la fortissima difesa del Catania ed un pizzico di sfortuna ha fatto il resto.

Il secondo tempo iniziava infatti con la Hallighan brava a sfruttare un’ingenuità difensiva delle romane e gli errori quando si affronta l’esperto team siciliano si pagano a caro prezzo, sul 4-2 per le siciliane però la russa Zaplatina riapriva la gara sul 4-3. A questo punto le padrone di casa acceleravano, Andrews ed ancora Leone portavano l’Ekipe sul 6-3. Al 5’30” Chiappini accorciava ancora ma il Catania aveva la partita in mano e con Gagliardi, nel finale, si portava a +3 siglando il 7-4.

La SIS Roma doveva dare tutto il possibile nel terzo tempo per riprendere il bandolo del gioco ed accorciare le distanze che iniziavano a preoccupare, la partita invece restava saldamente in mano alle padrone di casa.  

A metà tempo usciva, come anticipato, Chiara Ranalli e la sola Cocchiere replicava con orgoglio alle travolgenti azioni del Catania che chiudeva il conto con un pesante 5-1. 

Terzo e quarto tempo, in sostanza, da dimenticare in fretta per ritrovare la giusta convinzione ed affrontare la finale 2, in programma il 27 maggio ad Ostia, per cogliere una possibile rivincita e riaprire la corsa al titolo.

Marco Capanna: “E’ stata una partita non giocata e siamo stati lontani dal nostro rendimento”

Non abbiamo giocato la nostra partita e, soprattutto, come si devono fare queste partite come ormai ben sappiamo - esordisce Marco Capanna, il coach delle romane – E’ stata una partita non giocata e siamo stati lontani dal nostro rendimento: non ho visto la mia squadra fare quanto è necessario e non c’è stato il giusto approccio alla gara sotto nessun aspetto al contrario degli avversari che hanno meritato di vincere. Risultato largo ma non credo rispetti i valori sulla carta (a conferma che spesso non hanno importanza.) Sono rimasto anche sorpreso di quanto accaduto e se avessimo perso per episodi con poco scarto magari per affrontare gara 2 potevamo avere qualche alibi, ma non è stato così. Nello stesso tempo, però, sono convinto che le differenze viste a Catania non siano reali e che possiamo ancora farcela! La fortuna ci concede un’altra partita e, senza un eventuale conteggio della differenza reti, basterebbe vincere con un solo goal di scarto per tornare qui a Catania per giocarci il titolo nella gara 3.  Abbiamo poco tempo a disposizione, ora dobbiamo pensare a ritrovarci, a recuperare i giusti stimoli ed a fare quel giusto lavoro di squadra per contrastare le siciliane e che renda giustizia all’impegno profuso da tutti per un anno ed al privilegio di fare questo sport ad alto livello”.

TABELLINO

L’EKIPE ORIZZONTE - SIS ROMA 
13-6
(3-2, 4-2, 5-1, 1-1)

EKIPE ORIZZONTE: L. Celona, B. Halligan 4, T. Di Mario 1, G. Viacava, M. Giuffrida, D. Bettini 1, C. Andrews 3, C. Tabani, G. Gagliardi 1, E. Hardy, A. Longo 1, M. Leone 2, G. Condorelli, R. Jutte. All. Miceli.

SIS ROMA: O. Sesena, E. Zaplatina 1, A. Gual Rovirosa, A. Aprea, C. Ranalli, I. Chiappini 1, D. Picozzi 1, L. Di Claudio, L. Papi, S. Centanni, A. Cocchiere 3, S. Carosi, G. Bottiglieri, G. Aprea. All. Capanna.

Arbitri: Pinato e Ferrari

Note: Uscite per limite di falli Ranalli (R) nel terzo tempo e Jutte (C) nel quarto tempo. Chiappini (R) fallisce un rigore (fuori) a 3’35” del primo tempo sul risultato di 1-1. Celona (C) subentra a Condorelli a 7’03” del quarto tempo. 

Spettatori: 400 circa. 
Presente in tribuna il CT Silipo.