Silvia Fiorucci: “Dal X Municipio parte una battaglia per difendere il diritto alla salute e il ruolo centrale della medicina territoriale”

Ostia (Rm) – Ormai è un problema diffuso la carenza, diventata cronica, di medici di medicina generale: a Ostia e nel X Municipio è emergenza. 

Carenza di medici di base: dal X Municipio parte la battaglia in difesa della salute

Dal X Municipio parte una battaglia per difendere il diritto alla salute e il ruolo centrale della medicina territoriale”. Lo dichiara Silvia Fiorucci, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Municipio Roma X.
Nella seduta di giovedì scorso, in Consiglio Municipale, è stata approvata la risoluzione che affronta una delle emergenze più gravi e silenziose che sta minando il nostro sistema sanitario: la carenza cronica di medici di medicina generale. Un problema diffuso in tutto il Lazio che, nel nostro Municipio, ha assunto dimensioni drammatiche.
Parliamo di un diritto costituzionale - sancito dall’art. 32 - che garantisce la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività. Eppure, oggi, centinaia di migliaia di cittadini rischiano di restare senza un medico di riferimento, senza assistenza, senza nemmeno la possibilità di scegliere da chi farsi curare. È una situazione inaccettabile” sottolinea la presidente Fiorucci. 

Nel Municipio X interi quartieri risultano scoperti: i presidi risultano lontani

“Nel Municipio Roma X - prosegue la Presidente Fiorucci - interi Cap risultano totalmente scoperti (00122, 00125, 00126). E non è un caso isolato: a Olevano Romano, ad esempio, non c’è più nemmeno un medico di base. Per accedere a un presidio di cura bisogna percorrere chilometri, una condizione assurda, soprattutto per le fasce più fragili e per chi vive nelle aree periferiche e interne. La Regione Lazio, e il Presidente Rocca che ha la delega alla Sanità, dovrebbe rispondere con scelte strutturali, programmazione, investimenti. Invece, cosa fa? Evita il confronto con i medici di famiglia, li insulta pubblicamente, scaricando su di loro le responsabilità di una crisi causata da anni di tagli, disorganizzazione e mancanza di visione. Siamo passati dal definirli ‘eroi’ a trattarli come ‘incapaci’. È uno scivolamento politico e morale gravissimo”.

Silvia Fiorucci: “L’attacco ai medici di famiglia è un errore imperdonabile”

“Attaccare chi ogni giorno è in trincea, senza strumenti - continua la Presidente Fiorucci - è un errore imperdonabile. La medicina territoriale è fatta di relazioni, di fiducia, di prossimità. Il rapporto medico-paziente è il cuore della sanità pubblica e oggi lo si sta disgregando in nome del risparmio e dell’assenza di programmazione. Il Pnrr punta sulle Case della Comunità, ma da sole non bastano, né possono sostituire i medici di famiglia. Serve una rete capillare, serve investire su chi vuole lavorare nei quartieri, nelle periferie, nei piccoli centri. Serve una Regione che ascolti, non che offenda. Che costruisca, non che scarichi le responsabilità”.

“La sanità territoriale è l’ossatura del nostro sistema: occorre difenderla”

“Vanno attivati nuovi strumenti di reclutamento, incentivi concreti per i giovani medici, supporti logistici per chi sceglie di lavorare sul territorio. Non si può più rimandare. La sanità territoriale è l’ossatura del nostro sistema: difenderla significa difendere la dignità delle persone” conclude la Presidente Fiorucci.