Ostia, ‘no’ alla modifica della legge sulla caccia. “Una minaccia per la biodiversità e la sicurezza”
Di Redazione il 29/05/2025
La mozione presentata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle è stata approvata dalla maggioranza del Consiglio municipale che ha condiviso l'allarme lanciato dai consiglieri pentastellati
Ostia (Rm) - Il Municipio Roma X “esprime con forza la propria contrarietà alla proposta di modifica della legge 157/1992 sull’attività venatoria avanzata dal Ministro Lollobrigida. Un'iniziativa che rappresenta un pesante passo indietro di almeno un secolo nella tutela ambientale, nella salvaguardia della biodiversità e nella sicurezza dei cittadini”.
La mozione del Movimento 5 Stelle
La mozione presentata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle è stata approvata dalla maggioranza del Consiglio municipale, che ha condiviso l'allarme lanciato dai consiglieri pentastellati. Una presa di posizione chiara e coerente con i valori di tutela ambientale sanciti dall’articolo 9 della Costituzione, recentemente riformato proprio per rafforzare i principi di protezione della natura.
Perché le modifiche proposte dal Governo sono pericolose
Le modifiche proposte dal Governo sono giudicate estremamente pericolose: estensione della stagione venatoria anche durante il periodo riproduttivo delle specie, esclusione dell’ISPRA dalle valutazioni tecnico-scientifiche a favore di generici organi regionali, autorizzazione alla caccia notturna anche in aree protette, uso indiscriminato di richiami vivi e – fatto gravissimo – depenalizzazione di infrazioni come il bracconaggio. Un pacchetto normativo che allontana l’Italia dal rispetto delle direttive europee, aggravando la procedura d’infrazione già in corso per la tutela dell’ambiente.
“Il Consiglio del Municipio Roma X, approvando la mozione, chiede formalmente al Sindaco di Roma di attivarsi in tutte le sedi istituzionali per chiedere il ritiro immediato o una profonda revisione della proposta legislativa”.
Lo dichiarano i consiglieri M5S del Municipio Roma X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti.

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